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I CAPPUCCINI DI BRETAGNA ( 164-2-1702) 79 Il primo missionario che fissò la sua sede fra le tribù saofran– ciscane sembra essere stato p. Francesco da Domfront che scelse come suo campo d'azione i Rode la s, da cui venne il nome al– l'aldeamento153. Un episodio relativo a questo missionario fu mo– tivo perché il governatore generale di Bahia, Afonso Furtado de Castro, desse un significativo apprezzamento sull'attività redu– zionistica dei cappuccini bretoni. Essendosi p. Francesco prov– visto di alcuni fucili che dovevano servire, oltre che per legittima difesa, per l'unica risorsa di vita nei periodi di siccità e cioè la caccia, il « capitao-m6r » di Pernambuco se ne preoccupò emanan– do disposizioni intese a togliere le armi ai missionari; ma il go– vernatore generale, interpellato dal subalterno, il 9 settembre 1674 risolveva la questione nei termini seguenti: « Rispondo a vostra Signoria che non mandi a ritirar i fucili ai missionari, che anzi faccia restituire quelli già presi perché l'ope– ra che per amor di nostro Signore stanno compiendo nella conver– sione delle anime è molto gradita a Sua Altezza, il quale nulla più desidera della diffusione della fede e del Vangelo tra questi gentili. Vi raccomando perciò caldamente che abbiate a prend~re a cuore la loro sicurezza e il loro benessere, esigendo dai coloni di codesti distretti che trattino bene e favoriscano i missionari » 154 . Da altro documento risulta che lo stesso governatore il 29 agosto dello stesso anno concesse all'indio Francisco Rodelas la patente di « capitao-m6r » per l' « Aldea do Rodella no Rio de S. Francisco», terminologia che indica senza dubbio la riduzione indiana in cui lavorava p. Francesco 155 . Un ultimo accenno al mis– sionario torna in altro documento indirizzato dallo stesso gover– natore a p. Martino da Nantes, documento che, se infelicemente è andato in gran parte distrutto, è nondimeno notevole perché rivela le buone relazioni di amicizia e familiarità che correvano tra i missionari e le autorità 156 , come è dimostrato anche da altra documentazione 151 . Accanto a p. Francesco da Domfront già dal 1671 troviamo come catechista del S . Fra n ci s c o p. Anastasio da Audierne che sceglie come suo campo d'azione gli indios Ara m u r u s, stanziati sulle rive del fiume più all'interno dei Rode 1 a s 158 . Uomo attivo e zelante egli si prende inoltre la cura spirituale dei 153 Rode I a ovviamente è termine portoghese e precisamente il diminuitivo di r o da ( « ruota»), Tale denominazlone potrebbe essere venuta agli indiani for– se ·da rotelle inserite nei lobi delle orecchie e nel labbro inferiore ovvero dalla forma degli scudi da loro usati, fato che rodela indica pure uno « escudo redondo ». Cf. c. DE FIGUEIREDO, Novo Diccionnrio II, 632. . 154 Cf. Documentos hist6ricos X, Rio de Janeiro 1929, 116s. 155 Docu1nentos hist6ricos XII, ib., 1929, 319s. 15 " E' stato pubblicato in Documentos hìst6ricos X, 119s. 157 Tale la lettera del governatore generale Francisco Barreto a p. Cirillo da Mayenne in data 6 luglio 1657: Documentos hist6ricos IV, 8. 158 Si veda quanto scrive l'Edelweis in MARTIN DE NANTES, Relation succinte, [II] 39.
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