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74 DALLE ORIGINI AI PRIMI DEL SETTECENTO La storiografia brasiliana è concorde nel sottolineare tale fatto. Pizarro e Araujo, ad esempio, ribadendo lo scopo specifico della missione cappuccina sin dal suo nascere, scrive: << A istanza del re Giovanni IV 123 e con licenza della Congrega– zione di Propaganda Fide vennero dalla Francia alcuni religiosi del– l'Ordine dei cappuccini, incaricati della missione e conversione degli indiani brasiliani... Tutti entrarono nei s e r t 6 e s 124 e con profitto attesero a portare al grembo della Chiesa gli indi erranti » 125 . Silva Lisboa con visione più concreta soggiunge che, stabilitisi i religiosi con i loro ospizi in varie zone del Brasile, ovunque si occuparono nella riduzione ed evangelizzazione degli indios por– tandoli in gran numero alla fede e alla civiltà: « tanto zelanti ed esimi operai evangelici essi si mostrarono » 126 . « L'opera evangelizzatrice del Paraiba - scrive a sua volta Rocha Pombo - iniziata dai gesuiti e dai francescani, fu portata innanzi dai cappuccini. Nelle sole capitanerie di Pernambuco e Pa– raiba essi giunsero ad amministrare 14 missioni » 127 . E Euclydes da Cunba, cogliendo l'aspetto esterno civilizzatore della catechesi, afferma: « La calcolata sollecitudine àei gesuiti e la rara abnegazione dei cappuccini e dei francescani si devono dire i fattori che incor– porarono le tribù indiane alla nostra vita nazionale. Quando, sull'al– beggiare del secolo XVIII, i paulisti irruppero in Pambu e Jacobi– na128, videro, con loro grande sorpresa, parrocchie formate che, in quei luoghi, avevano già vincolato i selvaggi erranti alla terra. La prima delle due località, 22 leghe più a monte di Paulo Afonso, dal 1682 era stata incorporata all'amministrazione della metropoli. Un cappuccino la reggeva eliminando le discordie di tribù e comandan– do, umilissimo, ai mo rubi c ha ba s mansuefatti » 129 . Del resto, l'accenno al lavoro reduzionistico tra gli indiani torna insistente negli stessi documenti ufficiali della corte per la frutto si ricavò da questi missionari Cappuccini, e col mantenere illibata la fede cattolica nei già convertiti e collo spargere il seme evangelico nelle contrade medi– terranee del Pernambuco, abitate dagl'indiani infedeli e barbari, giacché le sole co– ste del Brasile sono possedute dagli europei, ma nell'interno non vi sono che bar– bari». Cf. L'Italia Fninc. 7(1.932) 314.. 123 Giovanni IV fu il fondatore della dinastia di Bragança che regnò sul Por– togallo dal 1640 al 1834; egli tenne la corona portoghese dalla liberazione del Por– togallo dalla Spagna (1640) alla sua morte (1656). 124 Il se r tao è così definito dal De Figueiredo: « Lugar inculto, geral– mente distante de povoaç5es ou de terrenos cultivados. Floresta, no interior de um continente, ou longe da costa». Novo Diccionario II, 707. 125 Memorias historicas VII, Rio de Janeiro 1948, 194s. 126 Annaes do Rio de Janeiro VII, 251ss. 127 Citato da FIDELIS DE PRIMERIO, Gapuchinhos, 60; JACINTO DE PALAZZOLO, Gapuchinhos franceses, 33. 128 L'autore allude qui a quelle spedizioni di carattere più o meno militare, sebbene privato, che furon dette band e ira s. Si veda a p.3. 129 Os serti5es, 101s. Mo rubi c ha ba è il capo tribù, chiamato in altre regioni americane « cacique ». Cf. C. DE FIGUEIREDO, Novo Diccionario II, 212.

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