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70 DALLE ORIGINI AI PRIMI DEL SETTECENTO si rivolgE\va pure al governo di Bahia pregandolo a interporre i suoi buoni uffici presso il reggente, principe Pietro 102 • E infatti, in data 24 marzo 1678, la Camera di Bahia si faceva portavoce della richiesta del missionario, appoggiandola con varie ragioni1° 3 • L'esito fu che il principe reggente, udito il parere del suo consi– glio, il 215 agosto 1679 dava risposta affermativa; la sola condi– zione da lui posta era che la residenza avesse la capacità di ospi– tare non più di sei a otto religiosi1 04 • Mentre questo scambio d'uffici era tuttora in corso e p. Mar– tino era ritornato alle sue riduzioni saofranciscane, ecco appro– dare a Bahia i due cappuccini italiani p. Giovanni da Romano 105 e p. Tomaso da Sestola, reduci, dopo il prescritto settennio, dalla missione del Congo 106 • Datisi con ardore alla predicazione, essi acquistarono tanta stima nella città che, per trattenerli, il popolo offrì generosamente i mezzi per costruire un ospizio, mentre una distinta signora mise a loro disposizione la casa che abitava, con cappella privata e un vasto terreno di 150 per 300 bracci, solo imponendo l'onere di 52 messe annuali 107 • Anche la Camera di Bahia, probabilmente influenzata da un prepotente signorotto a nome Francisco Dias d'Avila e avverso a p. Martino da Nantes per la sua lotta in favore degli indios 108 , rinnovò al reggente la richiesta di un ospizio in favore dei cappuccini, non più però dei francesi ma degli italiani 109 • lOZ Cf. MARTIN DE NANTES, Relation succinte, 119ss, 180. 103 Di tale richiesta è rimasta eco nella « consulta» del C on se 1ho U 1 - tram ari n o del 7 gennaio 1679 in cui il « procurador da Coroa », pur affer– mando che « a multiplicaçao dos conventos tem crescido de modo nesta Corte e neste Reino, que mais pede o governo politico e economico se extingam alguns do que se permitam outros », soggiunge testualmente: « Contudo, o exercicio dos Pa– dres Capuchinhos barbados na conversiio do gentio do Brasi/ tern por noticia que é tanto em. serviço de Deus, que niio tern cluvida a que se lhes conceda hospicio para os seus rnissionarios, coin declaraçiio que nele niio poderiio tornar novicios, neni ter outros religiosos nia,·is que os necessa1·ios para suas rnissoes ». Cf. Docu– nientos histo1·icos, LX}CXVIII, Rio de Janeiro 1950, 153ss. A sua volta il Silva Lisboa, accennando alla Carta régia del 25 agosto 1679 in favore dei cappuccini francesi, scrive che la Carnera di Bahia nella sua richiesta aveva fatto presente il loro « zelo, fervor e prudencia incessantemente trabalhando em pregar, havendo ganhado e con– vertido irnmensidade de Indios a fé ». Annaes do Rio de Janeiro VII, 353. Si veda anche il Libro Mast1·0: AG'B, Fonti rnss., 1/I, 6. 104 Cf. Biillariiirn Ordinis VII, 219; Rocco DA CESINALE, Storia III, 707. 105 Si tratta di Romano Lombardo: il missionario apparteneva alla monastica provincia di Brescia. Cf. CLEMENTE DA TERZORIO, Le Missioni dei Minori Cappuccini! X, Roma 1938, 507, 510; FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 366. 106 Su questa importante missione cappuccina dell'Africa occidentale porto– ghese, durata dal 1645 al 1835, esiste ricca bibliografia. C:f. lvIELCHIOR A PoBLADURA, Historia generalis II/2, 350ss. 107 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 75, 139. A meno che si tratti di altra donazione, il che è improbabile, questa signora in altri documenti appare invece co– me un certo Manoel Dantas Pereira che avrebbe offerto ai missionari un « sitio » (appezzamento di terreno con casa) di cui essi presero possesso con atto nota– rile. Gf. LUCAS DE MONTERADO, Convento e Igreja, 8s. 10 3 Si veda a p.85s. 109 Il documento si trova nella collezione bahiana dei Docu1nentos hist6ricos do arquivo rnimicipal. Cartas do Senaclo II, Bahia 1952, 57. Un ospizio in Bahia era nei desideri dei cappuccini italiani, dato che la città era punto di scalo nelle cornu-

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