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66 DALLE ORIGINI AI PRIMI DEL SETTECENTO La residenza della Pe n ha servì di base all'apostolato nella vasta zona brasiliana che va sotto il nome di Nor deste 76 ; ge– neralmente essa ospitò da quattro a cinque padri impegnati nel predicare le cosiddette « missioni ambulanti » tra i fedeli, a dif– ferenza di quelli che, internandosi, passavano la loro vita nella catechizzazione degli indios e non riaffioravano alla costa se non dopo lunghi anni, ormai disfatti dagli acciacchi e dalle fatiche. Circa i superiori di quest'ospizio, che erano in pari tempo i viceprefetti di tutta la missione cappuccina brasiliana in rap– presentanza del ministro provinciale di Bretagna 11 , l'autore del Repertorio a Fundaçfio accenna ai pp. Cirillo da Mayenne (1655), Teodoro da Lucé (1685), Gabriele da Le Mans o forse Mayenne (1701) e ad alcuni altri come i pp. Egidio e Mattia di Borgogna e Bonaventura da Nantes, indicati senza alcuna data 78 • La di– spersione dei documenti appartenuti ai cappuccini francesi7 9 re– sta una lacuna incolmabile e non consente dati più completi. 3. - «Nossa Se n ho r a da Con e e i ç éi o» in Rio de Janeiro L'impeto giovanile che pervadeva la missione nel 1650 spin– se p. Giambattista da Le Croisic con alcuni confratelli verso il sud con lo scopo di aprire un ospizio in Rio de Janeiro 80 • La data surriferita non è accolta da alcuni autori che la spo– stano di un vario numero di anni 81 ; tuttavia le diverse opinioni si possono forse conciliare con ammettere che la fondazione si attuò in tre momenti successivi. Inizialmente i missionari vissero, per così dire, alla ventura, alloggiati in casa privata messa a disposizione da qualche bene– fattore ovvero appoggiati a uno dei vari conventi che sorgevano nella città carioca; poi, il 3 giugno 1653, Donna Marta Borges, vedova del governatore Duarte Correia Vasqueanes ( t 1650), do– nò loro il romitorio di Nossa S enho ra da La p a, situato a una lega dalla città 82 • Quest'ultima residenza, forse comoda in 76 Sull'estensione di questa vastissima zona, ecclesiasticamente compresa nel– l'unica diocesi dì Olinda fino ai tempi dell'Impero, si veda sopra alla nota 65 di que– sto capitolo. 77 Si veda a p.19. 78 Cf. ACP, III, 6, 5v, dove l'autore scrive: « Por falta de documentos nao Sè sabem os nomes de todos os Superiores Franceses, q. governarao este Hospicio pello espaço de 43 annos >>. 77 Si veda a p.21. so Sulla data del 1650 si vedano: GIUSEPPE DA CASTROGIOYANNI, Notizie sto– riche, 6; FIDEL!S DE PRIMERIO, Capuchinhos, 64s; JACINTO DE PALAZZOLO, Capuchinhos franceses, 27s. 8 ' Apollinario da Conc3içao (Claustro F'ranciscano, 101s) la riporta al 1653; Pizarro e Araujo (Memorias historicas VII, 243) e la Compendiosa noticia (FRANCE– SCO ZAVERIO, I cappuccini genovesi IV, 65) al 1659; Francisco Leite de Faria (Os barbadinhos frnnceses, 54, n.4) esclude il 1653 e quindi, a fortiori, il 1650. 82 S!LYA LrsBOA, Annaes do Rio de Janeiro VII, 362; FRANCISCO LEITE DE FA– RIA, Os barbad'inhos franceses, 54.

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