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I CAPPUCCINI DI BRETAGNA (1642-1702) 63 normalizzazione che seguì alla reintegrazione del dominio por– toghese. Investendo però altre capitanerie, essa necessitava di punti d'appoggio per i missionari e a ciò si provvide con la crea– zione di ospizi centrali che, fra l'altro, si trasformarono con le loro chiese in focolai di pietà per il popolo, come a P e r n a mb u - co, Rio de Janeiro e Bahia. Le residenze aperte dai cappuccini bretoni furono almeno 5, senza computare le residenze secondarie stabilite nelle riduzioni indiane sia nell'interno come sulla costa. Esse ebbero diversa vita e importanza: nondimeno alcune di esse, come le tre surriferite di Pernambuco, Rio de Janeiro e Bahia, formarono per lungo tempo la base dell'attività cappuccina nel Brasile. Il primo ospizio costruito dai missionari sembra sia stato quello di O1in da, distrutta dagli olandesi nel 1631 e risorta nel 1639 58 • P. Colombino da Nantes vi accenna nella lettera a Propaganda Fide del 25 agosto 1643 in questi termini: « jamque hic exstat Ecclesia ac j1,ixta humilis exstructa Domus, quo fre– quenter Catholici se consolaturi conveniunt » 59 • Secondo il p. Francisco Leite de Faria 60 , questo « pequenino convento», costruito nei dintorni della cittadina con l'aiuto dei cattolici e le elemosine giunte dalla Francia superiori a 14.000 « cruzados », sorse accanto alla chiesa dedicata a « Nossa Senhora do Monte do Calvario». Il Guennes da Silva Mello 61 vorrebbe in. vece che i missionari si stabilissero presso la chiesa di « Nossa Senhora dos Prazeres ». Ma lo storico francescano, Bonifacio Mtiller 62 , paziente ricercatore di antichità sacre olindesi, in una comunicazione trasmessami sull'argomento si mostra incerto af– fermando espressamente che « nao nos foi possivel localìzar a primitiva morada dos Capuchinhos Franceses em Olinda», men– tre le diverse ipotesi non reggono alla critica storica 63 • pontefici, come Niccolò V (1452), Callisto III (1456), Leone X (1514) e Paolo III (1534), il Padroado aveva lo scopo di propagare la fede cattolica e indubbiamente, specie nei primi tempi, esso acquistò molte benemerenze; ma, come scrive Jacinto de Palaz– zolo, i molti diritti acquisiti o pretesi finirono per « manietar a Igreja na sua liber– dade, desde que os governantes começaram a abusar dos privilégios de que gozavam ». Capuchinhos franceses, 20. 58 Essa fu riconquistata dai portoghesi nel 1645. Cf. A. JANN, Candidus Sierra, 104; R. SOUTHEY, Historia do Brasil III, 175s. 59 Si veda in App. II, 457. «o 0s barbadinhos franeeses, 13. 61 Ligeiros traços, 52. Anche il Repertorio a Fundaçiio scrive: « Se diz que no tempo dos Olandeses os PP. Franceses asistirao em N. S. dos Prazeres. Como consta de dous Capuchinhos pintados nos dous Paineis grandes que se achao nas paredes lateraes da ditta Igreja, em acto de irem adiante das Tropas, e Indios Portugueses: Porem o documento, que se acha no ditto lugar nao se acha premunido daquelles fundamentos, que silo necessarios p. formarem huma solida verdade ». ACP, III, 6, f.4v. 02 Si veda, fra l'altro, il suo studio: Olinda e suas igrejas. Esboço historico, Recife 1945. 63 Trascriviamo le sue parole: « Como os cronistas Franciscanos e Carmelitas nada dizem, e o Vigario de Olinda, pe. Antonio Bezerra, se expressa assim: « Com as esmolas que os cat61icos desta ùapitania lhes' davam, pelo amor de Deus, construiram
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