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60 DALLE ORIGINI AI PRIMI DEL SETTECENTO le elemosine giunte dalla Francia 4 1, di lì irradiarono la loro opera benefica allargando via via il raggio della loro azione in sostegno del cattolicismo. La missione venne così a prendere consistenza assumendo, a detta del segretario di Propaganda Fide Ugo Cerri, un ruolo salvatore per le languenti comunità cattoliche di Pernambuco e forse di altre zone dominate dagli olandesi 42 • Possiamo farci una idea dei risultati ottenuti già nei primi anni da quanto scriveva il parroco di s. Pietro Martire in Olinda, Antonio Bezerra, in data 16 luglio 1649 e cioè che « i padri cappuccini, giunti nella capitaneria di Pernambuco dopo che gli olandesi se n'erano impadroniti con la forza delle armi, chia– marono o riconfermarono nella fede di Gesù Cristo non solo nativi e portoghesi, ma anche individui di altre nazioni assoldati nell'esercito olandese ». Scoppiate poi le ostilità che dovevano portare alla completa liberazione del Brasile dagli invasori calvinisti, i missionari pre– sero posizione contro gli eretici a fianco dei portoghesi, « accompagnando ovunque le milizie pedestri, animandole ad essere coraggiose ed assistendole in quasi tutti i conflitti. E ultimamente risiedendo dove si trovava il governatore Enrico Dias, sempre pron– ti e zelanti della fede nell'amministrare i sacramenti e nel dare l'esempio della più santa vita, si resero degni di ogni favore che il re voglia loro concedere » 43 • Lo storico francescano Apollinario da Conceiçao a sua volta aggiunge che « essi prestarono servizio ai sani e feriti con tanto zelo che il re Giovanni IV, avutane notizia, scrisse al maestro di campo, Antonio Telles, nei termini seguenti : « Ho saputo che alcuni religiosi cappuccini, di nazionalità francese, si trovano in Olinda, capitaneria di Pernambuco, in qualità di missionari. In– formato che i portoghesi, edificati della loro vita esemplare, por– tano loro grande stima ed affetto, vi raccomando caldamente che li abbiate a favorire in ogni cosa, anche in vista della loro qualità di sudditi del re cristianissimo » 44 • 4. - D u r a n t e l a g u e r r a di li b e raz i o n e Gli attestati del re del Portogallo e del parroco di s. Pietro Martire in Olinda risalgono rispettivamente al 1646 e 1649, in 11 Cf. Frei Manoel CALADO, O valoroso Lucideno e Triunfo da Liberdade, Lisbo– na 1948, 295; FRANCISCO LEITE DE FARIA, Os barbadinhos franceses, 13. 42 Si veda in Rocco da Cesinale, Storia III, 700s. L'opera di Urbano CERRI: Stato della Religione Cattolica in tutto il mondo (il cui originale italiano si con– serva tuttora manoscritto) fu pubblicata in francese col titolo: Etat présent de l'Eglise Romaine dans toutes le parties du Monde, Amsterdam 1716. Essa però fu scritta nel 1677. 43 Si veda in App. II, doc. 10, 459. 44 Claustro Franciscano, 91. Si veda anche in Bullarium Ordinis VII, 223; SILVA LISBOA, Ann.aes do Rio de Janeiro, 350; JACINTO DE PALAZZOLO, Capuchinho~ franceses, 22s. La lettera del re è datata da Alcantara il 14 luglio 1646.
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