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364 SANTI E SANTITÀ bestemmia, l'impurità. La missione popolare, con i suoi sermoni sulle verità eterne e le istruzioni catechetiche, costituiva un inten– sivo corso di dogmatica e di morale, in vista di un effettivo rinno– vamento cristiano. Durava almeno 15 giorni e si svolgeva in un clima penitenziale altamente drammatico, con il rosario cantato o recitato coralmente, con l'esercizio della Via crucis, con la impo– nente processione finale durante la quale il missionario portava una pesante croce, talvolta con corona di spine e corda al collo, seguito da piu migliaia di fedeli recanti anch'essi croci e strumenti di penitenza. Nella missione di Santigoso vi furono 1.500 persone che si disciplinavano a sangue, e 2.522 in un'altra a Requejo. Ma il frutto e il successo delle missioni il padre Giuseppe li computava soprattutto tenendo conto delle confessioni generali: era felice di accogliere peccatori che da 40, 50 o piu anni non si confessavano o avevano fatto confessioni sacrileghe. Era consapevole della transitorietà di quel determinato momento di grazia, e perciò si era premunito di amplissime licenze e facoltà apostoliche per risolvere, seduta stante, i casi piu intricati concernenti le confessioni. Si preoccupava pure di assicurare il frutto delle missioni e la perseveranza in una vita di pietà piu solida. Infatti, a chiusura delle sue missioni, egli raccomandava la frequenza ai sacramenti, l'esercizio della Via crucis, la recita del rosario. A quest'ultima pratica di pietà diede un'impulso straordinario; anzi, si direbbe che la sua aiutante di missione era la Madonna del Rosario (come in anni piu recenti lo sarà la Divina Pastora, sempre nelle missioni dei cappuccini spagnoli), e portava con sé una grande scorta di corone, oltre la sua inseparabile croce di legno, alta piu di un metro. Distri– buiva pure, generosamente, diversi manualetti di pietà da lui com– posti a ricordo delle sue missioni e per il consolidamento dei frutti, per esempio il libretto molto diffuso (quinta edizione nel 1672) dal titolo un poco secentesco: « Giardino fiorito dell'anima, colti– vato dal cristiano con l'esercizio del santo rosario, delle croci e di altre devozioni, irrigato dal cielo, con teneri richiami di Cristo ». Oltre l'esercizio delle missioni, il padre Giuseppe aveva molto a cuore l'assolvimento, da parte dei parroci, dell'obbligo di predi– care la parola di Dio. Per loro, e per gli stessi fedeli, scrisse due volumi di sermoni e istruzioni: Platicas dominicales y lecciones

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