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GIUSEPPE DA CARABANTES 363 150), cosi come non siamo in grado di fissarne la successione cro– nologica e l'ambito geografico. I biografi sono paghi di raccontare prodigi, fatti memorabili ed eventi straordinari: figure sinistre e misteriose che venivano a turbare o a sconsigliare le missioni, ca– stighi del cielo agli oppositori - tra essi alcuni sacerdoti - e agli impenitenti, colombe che si posavano sulla spalla del m1ss10- nario mentre predicava, uccelli che cantavano coralmente il rosario insieme ai fedeli, piogge e tormente allontanate, sole che ritardò di parecchie ore il tramonto per lasciare terminare una processione, fontane da cui sgorgava acqua improvvisamente per moltitudini assetate, campi e orti che, calpestati dalle folle, davano un miraco– loso raccolto, mandrie di lupi allontanate, guarigioni a non finire, soprattutto mediante l'uso dei grani benedetti del rosario. Per il padre Giuseppe la missione era un uragano di grazia, l'ultima opportunità offerta al peccatore per tornare a Dio e sal– varsi. Per vincere le piu ostinate resistenze, non di rado annun– ciava imminenti calamità, nubifragi e siccità, tanto temuti dalle popolazioni rurali. Ogni missione era accompagnata da uno o piu prodigi, che rendevano incandescente il clima di fervore e assicu– ravano il frutto e il ricordo della medesima. Preferiva i piccoli paesi e le borgate, anche perché la missione si doveva svolgere quasi sempre all'aria aperta, nei campi, a causa delle moltitudini che accorrevano dai luoghi vicini e lontani; cosi si diede il caso che borgate di poche decine di case, come Santigoso e Pefiafurada, furono prese d'assalto da 150.000 anime, mentre se ne contarono 100.000 a Castromao. Il suo metodo missionario Il metodo da lui seguito era quello in uso nelle missioni del– l'epoca, come si può vedere nei due volumi dal titolo Practica de misiones) remedio de pecadores (Le6n-Madrid 1674-78), nei quali il padre Giuseppe, oltre che esortare all'esercizio delle missioni, tra cattolici ed infedeli, con regole molto precise, stampò 39 dei suoi sermoni. I temi forti della sua predicazione erano le pene dell'inferno, il giudizio finale, la vergogna nella confessione, la

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