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FEDELE DA FANNA, ANTONIO M. DA VICENZA E IL BREVILOQUIO 629 del testo ricorrendo a passi paralleli e a dotte note e disquisizioni di natura storica, e invece non si limitasse a proporre soltanto tavole e schemi riassuntivi per facili– tare l'apprendimento dei poveri studenti. A favore di questa seconda ipotesi vi è un documento testimoniale senza segnatura, che ho rintracciato nell'Archivio di S. Michele in Isola (ora a Marghera) risalente ai suoi primi anni d'insegnamento: si tratta di un suo Breviloquio in Tabulas distributum, pubblicato nel 1862 e dedi– cato a Bernardino: si tratta cioè di utili tavole riassuntive, ma nulla di più1 8 • Negli anni d'insegnamento di Antonio Maria nel convento di S. Lucia a Vicenza, egli ha come allievo Fedele da Panna, che pertanto deve aver seguito i suoi corsi espositivi sul Breviloquio 1 9 • È poi Fedele stesso, assolti gli studi nel 1863 e diventato a sua volta Lettore, a spiegare e commentare questo testo ai suoi studenti, prima a Venezia (o meglio a S. Michele in Isola) - ossia nel 1864, come emerge da un accorato rilievo di una sua lettera 20 - poi a Schwaz nel Tirolo dove con i suoi confratelli veneti si rifugia dal giugno 1866 all'agosto 1868 in seguito alla III guerra d'indipendenza, alla soppressione degli ordini religiosi e al pericolo di un assoggettamento alla leva per i religiosi 21 . A Schwaz, "il più freddo e il più povero convento della Provincia di S. Leo– poldo"22, dunque, Fedele insegna: un anno filosofia 23 , l'altro (1867-68) teologia; il 18 Breviloquium S. Bonaventurae [...] in Tabulas distributum a P. Antonio M a Vicetia eiusd. Ord. Strict. Observant., Vicetiae MDCCCLXII. A p. VIII si legge: "NB. Queste Tavole furono poi stampate nel Breviloquium etc. adiectis Illustrationibus, Tabulis et Appendicibus, opera et studio P. Antonii M. a Vicetia etc. Venetiis, 1874. 2 voi. Fu rifatta la Tavola de Extrema Unctione, e aggiunte le due Tabulae generales de Sacramentis". 19 V. Meneghin, Il Padre Fedele da Fanna, 35 afferma che Fedele "ebbe a Lettori maestri peritissimi, come il P. Raffaele Balbiani [...] e il P. Antonio Maria Borgo da Vicenza"; non afferma esplicitamente che Fedele seguì proprio i corsi di Antonio Maria sul Breviloquio nel 1861; lo ricostruisco però alla luce di un appunto su un foglio sciolto trovato nell'ASM nel quale sono indicate queste date nella formazione di Fedele: "1856-57 studia retorica; 58-59 filosofia, 60-63 teologia". Fedele, dunque, nel 1861 imparava la teologia, che contemplava appunto lo studio del Breviloquio. 2 ° Cf infra, p. 648, lettera del 25 aprile 1874. 21 V. Meneghin, Il Padre Fedele da Fanna, 42-44: si veda in particolare la descrizione della drammatica partenza dei frati da Vicenza, le loro difficoltà per passare la frontiera, il loro trovarsi nelle vicinanze della battaglia di Custoza. 22 V. Meneghin, Il Padre Fedele da Fanna, 44.
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