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FEDELE DA PANNA, ANTONIO M. DA VICENZA E IL BREVILOQUIO 669 torno a questi argomenti, nel corso dei secoli hanno dato origine ad eresie o più semplicemente ad errori, e i relativi pronunciamenti da parte della Chiesa contro di essi (soprattutto dal Concilio Laterano IV, dal Concilio di Trento e dal Sillabo di Pio IX). Esse presentano così una storia pressoché completa di eresie ed errori a incominciare da quelli di Origene, di Ario, dei manichei, passando agli albigesi, ai valdesi, Wiclif, Lutero, Calvino, sociniani, giansenisti, fino ai contemporanei di Antonio Maria, ossia a Gioberti e agli ontologi oggetto di una prima condanna nel 1861 98 • Questa storia invero, ha poco a che fare direttamente con la teologia di Bo– naventura; soprattutto diversamente, da ciò che ha fatto Fedele all'inizio del suo commento come si è visto, la sua inserzione nel contesto del Breviloquio non viene dal Borgo assolutamente giustificata, cosicché si ha l'impressione che tale storia costituisca più che altro un corredo di erudizione forse in vista di un maggiore successo promozionale del libro non solo all'interno dell'Ordine, ma negli am– bienti più vicini al papa, dal momento che il Sillabo di Pio IX è ampiamente e frequentemente citato. Ma ritorniamo a Fedele e alla domanda iniziale, ovvero se vi sia stata un'uti– lizzazione delle sue tesi da parte di Antonio Maria da Vicenza anche nella compo– sizione dei sommari di altre parti del Breviloquio. Avendo Fedele estratto tesi (delle quali Basilio aveva stilato una copia), da tutto l'opuscolo bonaventuriano, si è indotti ritenere che, come aveva fatto per la parte IV, altrettanto Antonio Maria possa aver fatto per le altre, dunque si sia servito del materiale dell'antico allievo. La fortuita scoperta di un set di tesi, però, mette in discussione questa suppo– sizione e invita a una maggiore cautela. Tra le sue carte infatti ho ritrovato un fascicolo di tesi anonime estratte dalle parti I e II del Breviloquio 99 , trascritte da Giovanni da Rovigno 100 • Chi è il loro autore? Antonio Maria da Vicenza stesso o Fedele? E ancora: Antonio Maria le ha utilizzate per i suoi sommari? 98 Cf. B. Faes, Il contributo, 371, nota 17. 99 Il fascicolo, costituito di 9 carte, riporta tesi estratte dalla I parte del Breviloquio ( cc. 1- 4) e dalla II parte (cc. 5-9), con omissione però di quelle estratte dal cap. 3 di quest'ultima parte. Originariamente in ASM, ora in ACPOFM, Marghera, si trova nella busta P. AntonioM Borgo da Vicenza (1834-1884), cartella Lavori storici e di vario genere, fase. Miscellanea scientifica, Filosofia e Teologia. 100 Infatti una mano diversa da quella del copista annota nel margine superiore del primo foglio del fascicolo scoperto: "Il carattere è del P. Giovanni da Rovigno"

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