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662 BARBARA FAES DE MOTTONI commento al cap. 2; le cc. 11-42 al cap. 3; le cc. 43-80 al cap. 4; le cc. 80-85 l'Ap– pendice a questi capitoli dal titolo "De Erroribus circa Unitatem divinae substan– tiae et naturae in Pluralitate personarum"; le cc. 86-256 sono bianche. Poiché non è stato possibile esaminare tutto lo scritto di Fedele, ma solo e brevemente il commento al cap. 2 della I parte del Breviloquio 87 , mi limito a pre– sentare la struttura di quest'ultimo e l'Appendice relativa. Esso si articola in 6 punti numerati con cifre romane: il primo e il secondo riguardano quello che i Medievali chiamavano la divisio textus del § 1 del cap. 2 del Breviloquio; il terzo offre alcune definizioni di termini presenti nel § 2 88 ; il quarto due tesi con le loro relative conclusioni che Fedele enuclea dal § 2; il quinto la loro formulazione sillogistica che egli trae dal contenuto dei§ 3-5 sempre del Breviloquio 89 ; il sesto la spiegazione approfondita di alcune proposizioni dei § 3, 4, 5. L'Appendice è un ricco elenco di dottrine eretiche di autori antichi e moderni, classificate in due ca– tegorie - le contrarie all'unità della natura divina e le contrarie alla Trinità delle persone - seguite dall'indicazione dei concili che le hanno condannate, da cita– zioni scritturistiche e patristiche, e dalla trascrizione di due lunghi passi del Com– mento alle Sentenze di Bonaventura addotti in funzione antiereticale. Già un esame cursorio del commento di Fedele al cap. 2 rivela da parte sua una particolare attenzione nel rintracciare nel testo, che egli suddivide, tutte le possibili articolazioni e connessioni dottrinali e nel proporle con sicuro rigore lo– gico, come emerge da un confronto tra il §1 dell'opuscolo e il suo commento: 87 L'argomento del cap. 2 è che cosa si deve intendere per Trinità delle persone ed unità dell'essenza. 88 Cf. ad esempio: "III. Seraphicus Doctor summarium ponit eorum quae probare inten– dit, de quibus antequam theses eruantur, praemittendae sunt nonnullae definitiones. a) Gene– ratio definitur a Seraphico (In declar. term. theolog.): «Productio substantifica per modum na– turae». Communiter vero definitur: Origo viventis a principio vivente coniuncto in similitudi– nem naturae. b) Spiratio duplex est activa et passiva: illa definitur a Seraph. (1. c.): «Productio substantifica per modum voluntatis». Hoc autem definiri potest: Emanatio amoris substantialis a voluntate Patris et Filii [... ]"(c. 2). 89 Ovvero per riprendere le sue parole il punto IV riguarda"[...] la retta distinzione delle singole tesi d'ogni capo", il quinto "lo svolgimento teologico di ciascuna tesi separatamente dall'altra" (cf. supra lettera del 28 aprile 1874).

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