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624 BARBARA FAES DE MOTTONI Ma c'è dell'altro: Bernardino non solo sa che il contributo di Fedele per novi– tà metodologica (è tutto basato su analisi autoptiche di mss.), acribia filolologica, spessore dottrinale, è superiore a quello di Antonio Maria, ma anche che il lavoro di quest'ultimo probabilmente non è tutta farina del suo sacco. Ha infatti ricevuto lettere di protesta di Fedele da Fanna che accusano il confratello di plagio, ed è do– vuto intervenire in prima persona nel tentativo di mediare fra i due. Sa anche che la causa remota di tutta questa vicenda è egli stesso, o meglio il suo costante impe– gno di promozione dello studio della teologia di Bonaventura all'interno dell'Or– dine e a tal fine dell'adozione del Breviloquio come testo d'insegnamento di teologia dogmatica: scritto, questo, più sintetico e maneggevole del Commento alla Sentenze, ma, proprio per la sua stringata densità, bisognoso di un ricco apparato di introduzioni, note, schemi e tavole sinottiche per essere adeguatamente affron– tato e compreso da frati mediamente provvisti di scarsa formazione teologica: e a questo, appunto, assolve il "commento" al Breviloquio in questione. Sa inoltre che il dissidio tra i due non riguarda solo ciò che Fedele chiama plagio, ma anche un diverso modo di intendere e fare ricerca: più rigoroso e scientifico, il primo, più divulgativo e pedagogico, il secondo. Sa infine che alla base di questo conflitto vi sono anche questioni materiali ed economiche non trascurabili: le ricerche dell'uno sottraggono, infatti, forza lavoro, cioè collaboratori, a quelle dell'altro e denaro per le pubblicazioni. Tutto ciò emerge da alcune lettere tra Fedele e Bernardino, pubblicate insie– me ad altre del loro cospicuo carteggio, da Mencherini e da Meneghin 6 ; a esse van– no aggiunte altre lettere scoperte e trascritte da Valeriano Pizziolo negli Archivi di S. Michele in Isola, di Quaracchi e della Curia Generalizia; sull'ampio e inedito dossier fornito da quest'ultimo ha lavorato p. Buffon 7 al quale si deve la pubblica– zione di numerosi passi di questi documenti e, per quanto riguarda l'argomento in esame, la prima ricostruzione critica della sequenza principale dei fatti 8 • Per una ricostruzione attendibile e più completa di essi mancavano però alcuni elementi: le lettere di Antonio Maria, anzitutto, e altro materiale utile per conoscere maggiori molti" (Lettera del 6 Aprile 1874 da Roma, Ara Coeli, riportata nella Biblioteca della Provincia Francescana Riformata di Venezia, 312). 6 S. Mencherini, Il Collegio di Quaracchi (Memorie e documenti), Firenze 1929; V. Mene– ghin, Il Padre Fedele da Fanna. 7 G. Buffon,Aspetti, 683-688. 8 V. Meneghin, Il Padre Fedele da Fanna, glissa sugli aspetti più spinosi di essa.
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