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FEDELE DA FANNA, ANTONIO M. DAVICENZA E IL BREVILOQUIO 647 Ma anzitutto quali sono i materiali surrettiziamente tratti dagli insegnamenti di Fedele sul Breviloquio? Sono le sue tesi, con le quali - secondo il da Fanna - il Borgo ha costruito i sommari che ha anteposto a ogni singolo capitolo di questo trattato dopo l'indicazione del titolo. Su di esse - come accennato - Fedele basava il suo metodo di insegnamento, che consisteva infatti nell'estrarre, ricavare, da ogni capitolo del Breviloquio proposizioni, chiamate appunto tesi, che dava e pre– sentava con chiarimenti e sviluppi al suo auditorio di studenti73, che le copiavano e che inoltre sorteggiate potevano costituire materia d'esame, come può testimo– niare Ambrogio da Castelfranco. Ma - e questa è la prova documentaria continua Fedele nella sua lettera - egli è in grado di far verificare al Generale la veridicità delle sue accuse, con l'inviargli un saggio costituito da uno schema comparativo tra un blocco di tesi sue e i corri– spondenti sommari di Antonio Maria, che attesta la stretta dipendenza di questi da quelle: dipendenza, sottolinea il da Fanna, talvolta letterale, talvolta mascherata in compendi, talvolta operata a prezzo di modifiche e fraintendimenti delle sue tesi. Tale schema è stato ritrovato da p. Buffon. Esso, che - come indica la titola– zione - mette in parallelo un "Saggio di tesi del Breviloquio estratte dal P. L. Fedele" e un "Saggio di sommarii dei capi del Breviloquio fatti dal P. L. Antonio sulle tesi del P. L. Fedele", concerne tutti i 10 capitoli della IV parte del Brevilo– quio (ossia di quella riguardante l'Incarnazione), che conclude il primo volume stampato, e reca la seguente soscrizione: "Le tesi del P. L. Fedele furono da me tra– scritte da una copia di tutte le tesi fatta dal P. Basilio nel 1868. I sommarii del P. L. Antonio furono copiati e da lui stampato (sic!). Fr. Lodovico da Pedavena M. R." Dalla soscrizione si ricavano queste indicazioni: nel 1868, dunque a Schwaz, p. Basilio allora discepolo del da Fanna, come si è visto, fece una copia di tutte le tesi di quest'ultimo estratte dal Breviloquio; fra' Lodovico, autore dello schema comparativo, nel comporlo ha attinto, per la parte di Fedele, dalla copia del p. Basilio, per quella di Antonio Maria, dalla stampa dei sommari di costui, che il Borgo aveva copiati dal suo antico allievo. Su istigazione di chi e quando Lodovico ha fatto ciò? Sollecitato da Fedele con ogni probabilità, che vuole fornire una prova irrefutabile dell'inganno, presu– mibilmente tra il 19 aprile del '74 (quando Fedele riceve in dono il primo volume 73 CE infra, p. 657, lettera del 5 maggio 1874: "[... ] dicendo che il p. 1. Antonio poteva servirsi delle mie tesi essendo già cosa pubblica perché fatte e date agli studenti [...]".

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