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632 BARBARA FAES DE MOTTONI mente qualcuno) e reperiti i mezzi finanziari per i quali si impegna ad aiutarlo "di tutto cuore", se Dio gli darà salute 30 • Passa ancora quasi un altro anno. Fedele, che nel frattempo per motivi di salute ha lasciato Schwaz per Nizza, riceve un'altra lettera del 24 marzo 1869 di Bernardino, che evidentemente non demorde dal suo antico progetto ed è molto interessato alla pubblicazione del commento. In essa il Portogruaro gli comunica di aver fatto valutare il saggio, a suo tempo spedito, da un esperto e di averne avuto risposta positiva per le sue doti di logicità e di chiarezza; gli ricorda però che per un giudizio complessivo è necessario completare il commento. Preoccupato della salute di Fedele, gli chiede se con le sue deboli forze sia in grado di portare a termine il lavoro iniziato: in base alla risposta, si muoverà presso il futuro Generale dell'Ordine 31 • In assenza di prove documentarie, non è daro sapere se Fedele abbia risposto e, in caso positivo, quale sia stato il tenore della sua lettera. Nel frattempo anche Antonio Maria trasferitosi, come Fedele, a Nizza, conti– nua a spiegare il Breviloquio ai suoi studenti, come attesta un passaggio di una sua 30 "[...] Ho ricevuto ier l'altro il fascicolo dell'esposizione di S. Bonaventura, e il solo vederlo m'ha fatto gran piacere. Se Iddio mi donerà tempo e salute, lo leggerò con attenzione, e potrò dirle ciò che me ne parrà. Ma intanto fin da ora Le dico che Ella deve mano mano andar fornendo tutte le parti del lavoro, finché perfezionato quanto è possibile, e sottopostolo al giudizio di uomini veramente dotti (che, in tali materie, non troverebbe se non qui a Roma, più che fra gli altri, forse, fra i Domenicani), trovi gli aiuti necessarii e l'opportunità per istamparlo. Se Iddio disporrà che io possa cooperarvi, lo farò con tutto il cuore: ma ove anche io fossi passa– to all'eternità (e potrebbe esser presto), Ella non dimentichi la mia raccomandazione[...]" (Let– tera del 18 febbraio 1868, ASM, busta P. Fedele da Fanna n. 1, fase. Lettere di Bernardino a Fedele da Fanna, ora in ACPOFM, Marghera; Meneghin, 45). 31 "[...] Ho fatto esaminare da un uomo dotto quel saggio di commenti che V. Riv. m'ha mandato intorno al Breviloquio, e fu trovato un lavoro ben condotto a filo di logica, e chiaro. Ma per formare un giudizio adeguato bisognerebbe vedere tutto l'insieme. Ora ha Ella salute sufficiente da condurre avanti, adagio adagio, e compire il lavoro? Mi parli liberamente, senza occultarmi nulla e senza, per quanto è possibile, ingannare se stesso nella estimazione della sua forza fisica. E secondo la sua risposta io vedrò che cosa e in che modo, io debba e possa proporre al nuovo Generale che sarà eletto[...]" (Lettera del 24 marzo 1869, AGOFM, SQ/2,10; Men– cherini, 36 n. 4; Pizziolo, 4; Buffon, 665).
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