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SAN BONAVENTURA ALL'INDICE? 537 Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Gregorio di Nissa ed Epifanio; i decreti e i ca– noni del Concilio di Trento; i contributi dei santi dottori o solo dotti come Ber– nardo di Chiaravalle, Alberto Magno, Tommaso d'Aquino, Bonaventura da Ba– gnoregio, Brigida di Svezia,Tommaso de Vio Caietano, Teresa di Gesù e Roberto Bellarmino. Come si evince dal titolo del presente contributo, il responso emesso dalle autorità della Sacra Congregazione del Santo Officio si allineò pienamente alla censura negativa proposta da Mattia di Santa Maria: nella seduta del mercoledì, 16 giugno 1700, fu decretato, riguardo alla Theologia mistica di San Bonaventura, che "dictus liber non imprimatur nec restituatur" 16 • Prima di riportare il testo della censura, si ritiene opportuno presentarne i cri– teri editoriali. La trascrizione rispecchia fedelmente il manoscritto. Per agevolare il rinvenimento del testo citato direttamente dall'opera del Barbieri sono stati ripor– tati in corsivo i brani relativi. Sia il numero delle proposizioni ritenute erronee che la loro citazione dall'opera originaria, aggiunti nel manoscritto al margine sinistro, sono stati riportati tra parentesi quadre. Non si è ritenuto opportuno segnalare con precisione le citazioni dei passi biblici o delle opere dei santi e dottori riportati nella censura, che si presentano comunque di facile rinvenimento; così come non si è neanche tentato di teorizzare eventuali convergenze o divergenze della dottri– na del Barbieri con quella comune dei teologi cattolici: per essa si confessa una assoluta incompetenza, mentre una persona del tutto indicata per una "corretta censura" della Theologia mistica non può essere altri che Bernardino Garda de Armellada. 16 ACDF, CensuraLibrorum, anno 1700, fase. 19, f. lr, 7ve 36v.

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