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L'AQUILA E LA FENICE 513 elogio, Macedo commentava l'amore di Tommaso verso l'Eucarestia nel modo seguente: Doctrina D. Thomae Caelestis a Divina Sapientia, Cum sapit Caelestem Panem, BENE SCRIPSISTI DE ME THOMA Audivit a Divino Pane Eucharistico. Christus BENE OMNIA FECIT. Thomas Bene omnia scripsit. ( f. b1v) Sotto Tommaso si vede un'aquila in volo, con gli artigli pronti ad afferrare la preda. Benché la figura dell'aquila non si trovi tra gli attributi del santo, le proprie– tà ben gli convengono. Secondo i bestiari medievali, - ma già Aristotele conosceva il racconto, - l'aquila è l'unico animale che senza abbagliamento può direttamente fissare la luce del sole. Per la sua dottrina, san Tommaso fu certamente un'aquila tra i teologi del suo tempo, capace di fissare lo sguardo nel sole delle cose divine e insegnare ai suoi discepoli di fare lo stesso. Come abbiamo già visto, Francesco Macedo paragonava la dottrina di Tommaso con la luce del sole. Nella stessa linea, gli attribuisce come attributo l'immagine dell'aquila che, secondo la leggenda, por– tava anche i suoi piccoli al sole per vedere se potevano sostenere a occhi aperti la sua luce. Tuttavia, ho l'impressione che, in questo contesto, la figura dell'aquila funziona specialmente per dare più rilievo alla figura della fenice che le sta di fron– te, sotto la figura di Scoto. Con le parole di Macedo nell'elogio di Scoto: Alibi invenies Aquilas: in Franciscana Schola Phoenicem Scotum 12 • L'aquila sta volteggiando sopra un esercito schierato in battaglia. In effetti, in basso, da sinistra viene marciando un esercito di lancieri, guidati dal capitano a ca– vallo, preceduti da un gruppo di cavalieri. Sopra le loro teste sventola una striscia ter alloquens sanctum suum: Bene de hoc Corporis mei sacramento scripsisti, Thoma, et determi– nasti, sicut ab homine in mortali vita degente potest intelligi, et humanitus definiri. Quo diutius in oratione persistente, visus est doctor predictus, quasi per unum cubitum a terra in aere eleva– tus. Ad quod prodigium intuendum prior conventus et alii plures fratres convocati venientes, corporalibus oculis aspexerunt". I testi si trovano a http://www.corpusthomisticum.org/llvallad.html 12 F. Macedo, Collationes doctrinae S. Thomae et Scoti, Padova 1671, f. [b3v-b5v]: Scoti Doctoris Subtilis Elogium, f. [b4v].

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