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516 SERVUS GIEBEN Annuente Virgine Stellis Coronata, Sole amicta, Luna calceata; Ceu toto Coelo Doctrinam Scoti Approbante. Gratiam Scoto pro gratia retulit Virgo. Inclinavit Caput Marmoreum, & in Scoto Reverita est veritatem. Ildefonso Virginitatem suam Defendenti Ore Leocadiae renunciari iussit PER TE VIVIT DOMINA MEA. Scoto asserenti Innocentiam suam Nutu proprii capitis Dixit PER TE VIVIT GLORIA MEA Puram esse oportet Scoti Doctrinam: Quae Immaculatae Virginis Puritatem asseruit. (f. b4r) Sotto il dottore dell'Immacolata vola un uccello, ad ali spiegate, aggressivo, tenendo fra le grinfie alcuni rami secchi. È una fenice, che dal medioevo in poi e nel tempo moderno era di solito raffigurata simile a un'aquila, come appare anche qui. Non vi è, però, dubbio sulla sua identità. La scritta accanto ad essa dice: INTER CINERES, appunto "tra le ceneri" nasce la fenice. Secondo il Fisiologo, che per il racconto si riferisce a Plinio e Ovidio, la fenice è un uccello unico nel suo genere in tutto il mondo. Questo, vivendo oltre cinquecento anni, finché si vede invecchiato, raccolti dei rami profumati, si costruisce un rogo e, volto alla luce del sole, con grande battito delle ali, si procura un incendio volontario. Così di nuovo risorge dalle sue ceneri 1 8 • Applicando le qualità di quest'uccello a Scoto, Macedo coinvolge, nell'avven– tura del Dottore Sottile, l'Ordine stesso e la scuola francescana con i suoi perso– naggi principali. Elogiando Scoto dice che l'Ordine gli ha preparato la mensa sacrificale, Francesco ha portato la legna e la cenere, Antonio gli aromi, Bonaven– tura il fuoco. Mancava ancora la fenice, nata non in Arabia secondo la leggenda, ma in un'ara pia, su un sacro altare, e appena nata fu veramente Fenice - Scoto. 18 J. Kramer, Phiinix, in Lexikon der christlichen Ikonographie. Allgemeine Ikonographie L-R, Freiburg 1971, 430-432.

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