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IL PROLOGO ALLA "METAPHYSICA" DI FRANCESCO DELLA MARCA 387 Il codice M continua, e seguita dal f. 57va al f. 70ra, con altre sei questioni. La prima è: "Vtrum intellectus creatus producat rem intellectam in esse intelligibili": si tratta dell'inizio di un nuovo testo o è la continuazione della precedente Meta– fisica?! Lascerebbe supporre la prima ipotesi lo stesso codice M, il quale, con scrittura della stessa mano, mentre in precedenza sopra ogni foglio scrive continuativamente "Primus"; "Secundus"; "Tercius"; ecc. sopra la colonna a, e "Liber" sopra la colon– na b, dal 57va fino alla fine, sopra le due colonne, non scrive più nulla. Forse con .francescana. L'affresco tardo-gotico dei dottori.francescani nella chiesa dei Francescani di Bolzano, in Atti del III convegno internazionale su Francesco d'Appignano a cura di Domenico Priori, Appignano del Tronto 2006, p. 183-214. Alla p. 282 c'è la riproduzione, a tutta pagina, dei due dottori, Franciscus de Esculo - Doctor Succinctus - e Jacobus de Esculo - Doctor Profundus, in atteggiamneto di dialogo o di animata conversazione. Inoltre vi sono altre riproduzioni, in pic– colo, dei due personaggi, anche insieme con altri, alle pagine 191, 202 e 214. Nell'articolo si aggiunge: "A Bolzano... i dottori sono parte di una realtà vissuta. Poggiano i loro piedi per terra, più precisamente su un «reale» pavimento (tipo «terrazzo»), i loro gesti trasmettono lo spiri– to di una discussione accademica, il loro linguaggio corporeo esprime la fondamentale «dialo– gicità» della loro presenza... A Bolzano i dottori appaiono come rappresentanti della cultura universitaria medievale, nella quale si manifesta quella passione per la verità, che ha essenzial– mente bisogno dello scambio e del dialogo". (Ivi, p. 213-214.) "L'indice steso serve per accusare oppure per attribuire a qualcuno un errore o una colpa" (lvi, p. 201). Per notizie su Giacomo d'Ascoli e su Francesco d'Ascoli, oltre a quanto è stato detto in precedenza, si veda: Roberto Lambertini, Giacomo d'Ascoli, Francesco d'Appignano, Giovanni di Ripatransone: custodia ascolana e cultura scolastica.francescana nel trecento, in Gli ordini mendi– canti nel Piceno: I.francescani dalle origini alla controriforma - Atti del corso del piano provin– ciale di aggiornamento per docenti e dirigenti delle scuole elementari e delle medie inferiori e superiori a cura di Giannino Gagliardi, Ascoli Piceno 2002-2003; su Giacomo d'Ascoli, da p. 75 a 79; su Francesco d'Appignano, da p. 79 a 81. Inoltre, su Giacomo d'Ascoli: Fabiana Sca– gnetti, Giacomo d'Ascoli: prime ricerche su un teologo.francescano del XIVsecolo (Menzione spe– ciale della XIX edizione del "Premio Internazionale Ascoli Piceno" - Ascoli Piceno 30 novembre - 1 dicembre 2007). Altre notizie, con bibliografia, si trovano nella voce di P. Vian, Giacomo d'Ascoli, in Dizionario Biografico degli Italiani, 54: Ghiselli-Gimma, Roma 2000, 199-201. 18 L'ipotetica continuatio dellaMetaphysica dice di Giacomo d'Ascoli: <62rb-va> "Quinta conclusio: quod essencia non causat metaphysice intelligibilitatem creabilium: ad cuius <62va> evidenciam, sciendum quod Iacobus de Esculo ponit quod esse intellegibile non causatur proprie, sed metaphysice. Quod probat..,". <63rb>: "Ad istam racionem respondet Iacobus de Esculo: dicit quod actum presupponere obiectum est dupliciter: quia uel propter inperfeccio– nem potencie cuius est iste actus, uel propter perfeccionem obiecti adequati potencie istius. Tunc ad formam, dicit...". Ecc.

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