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IL PROLOGO ALLA "METAPHYSICA" DI FRANCESCO DELLAMARCA 385 quodcumque intelligibile sub propria et eius quiditativa racione", e dopo ciò si interrompono, ma è pur vero che il testo nei due manoscritti, tranne varie diffe– renze nelle diverse redazioni, è uguale a quello riferito dai due codici principali che abbiamo detto essere, anche per la completezza del dettato, M ed S. Dunque, con un'indagine appena più accurata e completa, o più fortunata, o con meno settarismo, illustri studiosi avrebbero omesso o smesso di accapigliarsi riguardo ad attribuzioni fantasiose e sbagliate. Considerando che il problema dell'attribuzione di paternità nasceva dalla lettura dell'inizio di un codice adespoto, cioè di M, e da un'indicazione sibillina, come quella di S che ha: "Fra. de Mar.", che poteva essere intesa tanto come "Francisci de Marchia" quanto come "Francisci de Mayronis", da ciò nacquero tre partiti: c'erano i partigiani del primo, i fautori del secondo, e chi li escludeva tutti e due attribuendola a un terzo: ma in questa lotta ai ferri corti, la peggio toccava a chi aveva il pieno diritto, cioè a Francesco della Marca, che, come in altre occasioni, veniva defraudato e privato del suo.... Sarebbe stato sufficiente cercare e leggere le poche righe dei codici V o F, perché la guerra finisse o non fosse mai iniziata.... Tutte le precedenti informazioni erano già state date, con la cronologia delle scoperte, da Charles H. Lohr sj. in Antonianum 13 già nel 1971, il cui articolo veniva citato dagli autori de I codici del collegio di Spagna di Bologna studiati e descritti, venti anni dopo 14 , ma senza tirarne alcuna conclusione! Quindi, unicuique suum! Diamo a Francesco della Marca ciò che è di Fran– cesco della Marca! 3. Sei "quaestiones" di troppo Un altro problema si pone a proposito della Metaphysica di Francesco della Marca: il codice S termina, al f. 102vb, con le parole: "Ergo frigiditas inmediate causatur a substancia sine accidente, et illa substancia non solum producit sub– stanciam, set eciam producit accidens. Quod confirmatur per Philosophum in textu, qui dicit: Quale vero et quantum non necessarium nisi potestate solum. Ad 13 Antonianum 46 (1971) 486-488. 14 Cf. nota 12.

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