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308 WITOLD G. SALAMON possono essere soggetti della predicazione della natura comune 30 . L'analisi del principio di individuazione in queste tre prospettive con le sue conclusioni posso– no dare una risposta integrale al problema: in che cosa consiste la natura dell'in– dividuo in Scoto. III. DIVERSE OPINIONI SUL PRINCIPIO DI INDIVIDUAZIONE Le opinioni sul principio di individuazione vengono strutturate attraverso una dicotomia. Alcuni dicono che la natura viene individuata per qualcosa di posi– tivo diverso dalla natura stessa e alcuni dicono il contrario 31 . Questo principio di– cotomico permette a Scoto di includere tutte le posizioni conosciute in una tratta– zione continua 32 . 1. L 'individualita si spiega mediante un elemento positivo intrinseco alla sostanza (positive teorie di individuazione) Già da Goffredo di Fontaines si tratta dell'elemento aggiunto alla natura attraverso cui la natura, che è per sé comune, viene contratta in un essere indivi– duo33. Egli non fa però un elenco delle teorie positive e negative di individuazione, come lo troviamo nell'Jn Metaph. VII, q. 13. Scoto presenta qui ciascuna teoria ci– tando gli autori che l'hanno sostenuta (n. 13-18). Poi caratterizza brevemente tuttte e cinque le opinioni insieme sottolineando qualche accenno comune tra di loro (n. 19). Infine il Dottore Sottile dà la sua valutazione e diversi motivi per non poter accettare suddette soluzioni come tali, accettando singoli argomenti dei diversi autori (n. 20-59). 30 T.M. Rudavsky, The Doctrine ofindividuation, 323-324. 31 In Metaph., VII, d. 13, n. 12, (OPh, IV, 219): "Circa istam quaestionem QUIDAM di– cunt naturam individuari per aliquod positivum aliquo modo aliud a natura; QUIDAM non". 32 T. Noone, Scotus's critique oJ the thomistic theory of individuation ant the dating oJ the "Quaestiones in libros metaphysicorum" VII q. 13, in Via Scoti. Methodologia ad mentemJoannis Duns Scoti. Atti del Congresso Scotistico Internazionale Roma 9-11 marzo 1993, a cura di L. Sileo (Medioevo, 1), Roma 1995, voi. I, 397. 33 Godefridus de Fontaines, Quodl. VII, q. 5, (PhB, III, 318-320).
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