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UNA "QUAESTIO" DI SCOTO INTORNO ALLA NATURA 307 della materia 2 6 • Il commento di Scoto alla Metafisica di Aristotele non è una mera esegesi, ma il Dottore Sottile sviluppa, attraverso un'attenta e sofisticata analisi del testo di Aristotele, una sua propria speculazione. Nonostante le divergenze tra di loro si possono notare anche alcune somiglianze nell'esporre il problema della in– dividuazione: 1) ambedue i filosofi ammettono la conoscibilità intellettiva dell'in– dividuo, spiegandola però in modo diverso; 2) tutti e due considerano la questione sull'individuo come questione metafisica; 3) nell'esplicazione dell'individualità Aristotele punta alla realtà totalmente indeterminata e fondamentale; secondo Scoto invece l'individualità si spiega attraverso l'ultimo e supremo complemento d'una determinata essenza, ma non del suo atto. La ricerca di questa realtà indivi– dualizzante fondamentale è comune ad ambedue gli autori 27 • Duns Scoto non ha accettato nella sua ricerca del principio di individuazione neanche altri elementi positivi nella struttura metafisica d'una cosa (quantità, ag– gregazione degli accidenti, esistenza e relazione verso la causa producente) per spie– gare l'individualità, la singolarità della cosa. Soltanto una natura speciale aggiunta, oltre che l'essenza o la quiddità è adatta per questo scopo. Il Dottore Sottile è il primo filosofo che suggerisce la necessità d'una speciale entità individualizzante come soluzione del problema della individuazione 28 • Egli non dubita dell'esistenza di questa realtà e pone sette argomenti per provarla 29 • Possiamo specificare aspetti fisici, metafisici e logici nella trattazione di Scoto sul principio di individuazione. Dalla prospettiva fisica Scoto punta alla caratte– ristica della materia prima come il positivo principio della realtà che funziona come un criterio necessario nella individuazione di una entità. Dalla prospettiva metafisica Scoto deve differenziare tra la natura comune e la quiddità di un indi– viduo. E dalla prospettiva logica Scoto deve stabilire il grado a cui gli individui 26 A.G. Manno, Introduzione al pensiero di Giovanni Duns Scoto, Bari 1994, cap. IV: Il principio di individuazione, 47. 27 M. Belié, Aristotelis doctrina de individuo etJoannes Duns Scotus, In De doctrina Ioannis Duns Scoti. Acta Congressus Scotistici Internationalis Oxonii et Edimburgi 11-17 sept. 1966 cele– brati, I: Documenta et studia in Duns Scotum introductoria, cura Commissionis Scotisticae (Studia scholastico-scotistica, 1), Romae 1968, 255-256. 28 T.M. Rudavsky, The Doctrine ofJndividuation in Duns Scotus, in Franz. Studien 59 (1977) 322. 29 É. Gilson, Johannes Duns Scotus. Einfuhrung in die Grundgedanken seiner Lehre, trad. W. Detdoff, Diisseldorf 1959, 462-465.
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