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306 WITOLD G. SALAMON IL NATURA DELL'INDIVIDUO IN SCOTO Il Dottore Sottile presenta una soluzione originale e molto importante per la storia della filosofia. Prima di proporre l'opinione propria, Scoto discute i diversi tentativi di soluzione e distingue tra gli elementi validi e non validi in ciascuna trattazione. La sua trattazione sul principio di individuazione la troviamo nell'In Metaph. VII, q. 13 22 e nei suoi commenti alle Sentenze di Pietro Lombardo 23 • In Ordinatio e Lectura il contesto è piuttosto teologico, cioè si tratta degli angeli, se sia possibile la moltiplicità degli individui in una specie e come ciò sia possibile. In Metaph. invece è un'opera filiosofica, un commentario alla Metafisica di Aristote– le, così che tutta la trattazione e i riferimenti sono di natura filosofica. Il contesto, in cui viene introdotto il discorso sull'individualità nei Reportata Parisiensia ed In Metaph., è la relazione all'inseparabilità di forma e materia nel singolo 24 • La più grande differenza - per quanto riguarda l'organizzazione del testo tra i commentari alle Sentenze ed In Metaph. - consiste appunto nella forma sintetica dell'unica questione nel commentario di Scoto alla Metafisica di Aristotele, al con– trario della disposizione della problematica di individuazione in più questioni nei commentari di Scoto alle Sentenze di Pietro Lombardo. La forma sintetica in una questione permette una trattazione più sistematica ed economica. Così il Dottore Sottile può evitare le ripetizioni del testo in quanto a ciascuna questione debbano essere date le proprie obiezioni, risposte e repliche 25 • Obiettivo di Scoto era quello di dare ragione delle realtà molteplici ordinate nelle specie naturali. Egli non ha accettato la posizione di Aristotele secondo cui la specie o la forma unica, identica, immutabile per divenire individuale ha bisogno 22 loannis Duns Scoti Quaestiones super libros Methaphysicorum Aristotelis, 16. VI-IX, ed. R. Andrews - aliique (OPh, IV), Se. Bonavencure 1997, 215-280. 23 Ord., II, d. 3, pars 1, q. 1-6, (ed. Scot., VII, 391-494); Lect., II, d. 3, pars 1, q. 1-6, (ed. Scot., XVII, 229-292); Rep. Par., II, d. 12, q. 3-8, (ed. Vivès, XXI, 20-41). 24 A. Ghisalberti, Individuo ed esistenza nella filosofia di Giovanni Duns Scoto, in Regnum Hominis et Regnum Dei. Acta Quarti Congressus Scotistici Internationalis Patavii 24-29 sept. 1976 celebrati, I: Sectio generalis (Studia scholastico-scotistica, 6), ed. C. Bérubé, Romae 1978, 355-356. 25 S.D. Dumont, The Question on Individuation in Scotus "Quaestiones super Metaphysi– cam ", in Via Scoti. Methodologia ad mentemJoannis Duns Scoti. Atti del Congresso Scotistico In– ternazionale Roma 9-11 marzo 1993, a cura di L. Sileo (Medioevo, 1), Roma 1995, vol. I, 201.

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