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UNA "QUAESTIO" DI SCOTO INTORNO ALLA NATURA 345 ro eccezionalità consiste nel fatto che l'ecceità d'una cosa non si ripete in un'altra cosa e non c'è nessuna natura comune che potrebbero esemplificare. Le differe– renze primieramente diverse differenziano in modo radicale, cioè non posseggono niente in comune. La struttura intrinseca dell'ente creato è composta di entità formali, tra le quali nell'individuo sono la natura comune e l'entità individualizzante che è fon– damento di differenza individuale. La relazione tra il principio di individuazione e la natura comune si comporta come un quasi-atto a una quasi-potenza: nell'indivi– duo c'è qualcosa che lo determina e qualcosa che viene determinato. Nonostante la distinzione formale secondo Scoto tra natura comune ed ecceità vi è identità reale, cioè queste entità sono indivisibili come entità intrinseche dell'ente. Per quanto riguarda invece la conoscibilità dell'individuo noi comprendiamo un concetto composito dalla natura universale e dall'individuo sul livello della in– tenzione seconda, cioè l'ente concettuale. Nonostante la conoscibilità per se del principio di individuazione, la debolezza della nostra conoscenza pro statu isto non ci permette di comprenderla. Possiamo parlare di haecceitas soltanto grazie alla co– noscenza analogica della differenza specifica che abbiamo in questa vita. Con il principio metafisico di individuazione Giovanni Duns Scoto spiega la natura più individuale possibile dell'individuo. Dall'altro lato con il concetto di natura comune (natura terza) egli spiega l'ente nel senso più universale possibile, cioè l'ente nel senso univoco che abbraccia qualsiasi ente: finito ed infinito (Dio). In questo modo il Dottore Sottile realizza il suo tentativo di spiegare tutta la realtà (creata ed increata) e di dare per questo scopo il materiale concettuale d'un siste– ma coerente sia metafisico, sia gnoseologico. Un ruolo molto importante in questo sistema viene attribuito proprio al principio di individuazione compreso come entità intrinseca dell'ente, cioè l'haecceitas scotista.

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