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UNA "QUAESTIO" DI SCOTO INTORNO ALLA NATURA 329 il processo all'infinito (delle forme sempre meno universali e più individuali, ma non veramente haec) 135 • Dunque la forma come componente della natura e fonda– mento di similitudine non può essere il principio di individuazione secondo i criteri di Duns Scoto. Riguardo allo statuto ontologico dell' haecceitas bisogna notare le divergenze delle formulazioni tra i Commentari alle Sentenze ed In Metaph.: mentre nell' Or– dinatio e nella Lectura vengono adoperati, per esprimere il principio di indivi– duazione, termini come entitas o realitas, nell'Jn Metaph. vengono utilizzati i termini di substantia o forma individualis 136 e nell'ultima parte della q. 13, 1. VII si incontra il termine gradus. Nonostante le divergenze della nomenclatura si posso– no trovare elementi comuni nella dottrina di individuazione esposta in tutte le suddette opere. Tale elemento comune lo troviamo nel concetto della forma indi– viduale come fattore individualizzante che è, secondo Scoto, un atto e deriva dall'ordine della sostanza, e non dell'accidente 137 • Egli definisce la natura specifica come qualcosa che è in potenza rispetto alla forma individuale 138 • L'unico contesto in cui Scoto parla della forma individuale nell'Jn Metaph. è la problematica dell'individuazione nel libro VII, q. 13. Ciò porta S. Dumont a so– stenere che Scoto voleva in questo modo perfezionare la terminologia adoperata nella sua teoria di individuazione 139 • Il Dottore Sottile ha preso il termine forma individualis probabilmente da una più antica teoria di individuazione basata su Averroè riportata e rigettata da Bonaventura e Roberto di Kilwardby1 40 • La funzio– ne importante della forma individuale è di introdurre differenze individuali tra gli enti 1 41 • Scoto non accetta la forma come principio di distinzione, pur accettando la 135 Ivi, n. 106, p. 254: "Item, si est haec vel una per formam, quaero de forma: per quid est haec? Et procedetur in infinitum, vel stabitur in primo quod natura sit de se haec". 136 S.D. Dumont, The Question ef Individution, 205. Dumont aggiunge al suo articolo anche un elenco delle citazioni dell'Ordinatio e dell'InMetaph. con suddette parole chiavi (cf. 223-225). 137 Ivi, 209. 138 In Metaph., VII, q. 13, n. 97, (OPh, IV, 251): "Nec est inconveniens quod natura spe- cifica sit in potentia ad formam individualem". 139 S.D. Dumont, The Question ofindividuation, 209. 140 Ivi, 211-212. 141 In Metaph., VII, q. 13, n. 101, (OPh, IV, 253): "Sed quaeritur de primo principio di– stinctivo, quod est causa distinctionum aliarum. Et illud est substantia, quia forma indivi– dualis".

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