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UNA "QUAESTIO" DI SCOTO INTORNO ALLA NATURA 327 maggiore unità dell'indivduo rispetto alla specie 12 4. Il principio di individuazione che Scoto cerca è una reale causa metafisica della individualità della cosa. IV. L'OPINIONE DI SCOTO: L"'HAECCEITAS" COME PRINCIPIO DI INDIVIDUAZIONE Dopo aver caratterizzato le opinioni degli altri autori e la critica di Scoto ad esse, passiamo adesso alla dottrina propria del Dottore Sottile. Il principio di individuazione per Scoto è una realtà positiva, aggiunta alla natura, che la determi– na alla singolarità o individualità 125 ed "è il definitivo dispiegamento di tutta la ric– chezza entitativa contenuta nella forma sostanziale" 126 • Questa realtà positiva come causa formale della individualità viene chiamata nella letteratura haecceitas, nonostante Scoto adoperasse raramente questo termine. Nell'Jn Metaph. VII, q. 13 lo adopera due volte in forma di haecitas 127 e lo mette al posto dove in passi paralleli dell' Ordinatio c'è singularitas 128 • Haecceitas appare più spesso nelle opere tardive di Scoto (Rep. Par.: 6 volte, Collationes: 4 volte), perciò alcuni studiosi (p. es. S. Dumont, T. Noone) ammettono che In Metaph. VII, q. 13 rappresenta la fase più matura del pensiero di Scoto in paragone con i luoghi paralleli dell' Ordi– natio e della Lectura. L. Modrié ha messo in evidenza nel suo articolo 129 che gli argomenti a favore della presunta maturità di Scoto in alcuni luoghi dell'In Metaph. non sono sufficienti. Condivido l'esito di Modrié cioè che fino a prova contraria vale l'opinione della Commissione Scotista della precendenza cronolo– gica dell'In Metaph. riguardo alla Lectura e all'Ordinatio 130 • A favore dell'ultima opinione argomenta ultimamente K. Shibuya 131 che precisamente non prende po- 124 P.O. Bettini, Il principio di individuazione in Scoto e il codice generico, in Homo et Mundus. Acta Quinti Congressus Scotistici Internationalis Salamanticae, 21-26 septembris 1981, ed. C. Bérubé (Studia scholastico-scotistica, 8), Romae 1984, 367. 125 L. Iammarrone, Giovanni Duns Scoto metafisico efilosofo, 232. 126 P.0. Bectini, Ilprincipio di individuazione in Scoto, 368. 127 InMetaph. VII, q.13, n. 61. 176, (OPh IV, 240. 278). 128 S.D. Dumont, The Question ofindividuation, 218-219. 129 L. Modrié, L'edizione critica delle "Quaestiones super Metaphysicam ", 581-592. 130 Ivi, 592. 131 K. Shibuya, Duns Scotus on 'ultima realitasformale', in Giovanni Duns Scoto. Sudi eri– cerche nel VII Centenario della sua morte in onore di P. César Saco Alarcdn, a cura di M. Carbajo Nufiez (Medioevo, 15/1), Roma 2008, 379-394.
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