BCCCAP00000000000000000000888

UNA "QUAESTIO" DI SCOTO INTORNO ALLA NATURA 321 di essere compresa dall'intelletto, è l'essere 97 . Allora il singolare è l'ultima tappa della produzione dell'ente e la generazione dell'ente punta per sé all'essere attuale 98 . Il principio di individuazione per il Dottore Sottile deve essere qualcosa che dà l'identità, la determinazione all'ente ed è il primo fattore differenziante. L'esi– stenza attuale non può realizzare queste esigenze. La determinazione dell'essere proviene dalla determinazione dell'essenza, della quiddità (come la chiama Scoto), perciò la stessa esistenza attuale non può essere il fattore determinante dell'indivi– duo99. Le esistenze si distinguono attraverso le essenze e non al contrario. Duns Scoto sottolinea che la coordinazione categoriale di natura astrae dalla esistenza, altrimenti le definizioni non sarebbero necessarie. L'essere dunque non è un'in– trinseca determinazione di qualcosa nella sua coordinazione 100 • Con questi argo– menti il Dottore Sottile rigetta nella parte dei contra la soluzione della esistenza attuale come il principio di individuazione. E. Il Principio di individuazione consiste nel rispetto verso l'agente produttivo L'ultima teoria positiva di individuazione discussa da Scoto è la spiegazione che si riferisce alla relazione tra la causa producente e il suo prodotto. Analogica– mente alla tesi che l'universale ha la sua ragione nell'intelletto, si può ammettere che il singolare ha la sua ragione nella causa producente 101 • Allora il principio di in- 97 In Metaph., VII, q. 13, n. 17, (OPh, IV, 222): "Confirmatur: ultimata determinatio est per ultimam actualitatem determinantem; ultima actualitas, ad quam quidlibet prius intel– lectum est in potentia et determinabile, est esse". 98 Ivi: "Item, singulare videtur esse per se terminus productionis; generatio autem per se est ad esse". 99 Ivi, n. 48, 234-235: "Contra quartam via: quod solummodo aliunde determinatur, non est ultimum determinans. Esse non determinatur in diversis generibus et speciebus nisi per de– terminationem essentiarum quarum est esse; alioquin dabimus ipsi esse proprias differentias et species et genera praeter illa quae sunt quiditatis". 100 Ivi, n. 49, 235: "Item, coordinatio praedicamentalis per se est secundum quid in quan– tum abstrahit ab esse, alioquin definitiones non essent necessariorum. Esse ergo non est intrin– seca determinatio alicuius in coordinatione". 101 Ivi, n. 18, p. 222-223: "Quinta est de respectu ad agens producens. Quia sicut ex re– spectu ad intellectum habet rationem universalis, ita ex respectu ad producens videtur singu– lare. Non enim videtur alia causa communis omni singulari quare natura est singularis nisi quia productum in esse ab agente, et ita per respectum ad agens". Quest'opinione viene attribuita dagli editori dell'edizione critica a: Riccardo Rufo, Ruggero Marston e Giacomo di Viterbo.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz