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318 WITOLD G. SALAMON categorie dell'ente, la quantità compresa, e la determinazione della sostanza me– diante un elemento intrinseco alla stessa categoria della sostanza 80 • C. La materia come principio di individuazione L'origine di questa opinione la troviamo in Aristotele, nelle sue affermazioni riguardo la generazione degli enti nell'ambito d'una specie. Il fattore generante fa qualcos'altro attraverso la materia, cioè due individui della stessa specie, come Callias e Socrate, i quali divergono a causa della materia 81 • Secondo Aristotele la materia è la causa dell'unità numerica, perchè numericamente uno sono quegli enti la cui materia è numericamente una 82 • Partendo da questo principio Aristo– tele prova l'unicità di Dio: se il principio di individuazione è la materia e gli dei non hanno la materia, non possono esserci più dei 83 • Sull'esempio del "cielo" il Filosofo spiega la differenza tra un universale ed un concreto. L'espressione "cielo" indica la forma della cosa, perchè esso è l'espressio– ne generale riferito al cielo in genere, cioè alla specie. Invece l'espressione "questo cielo" indica, secondo Aristotele, la materia, perchè si riferisce al concreto indivi– duo, e la materia è causa di individuazione delle cose nell'ambito della specie 84 • E siccome il cielo è costituito da tutta la sua materia, perciò non può esistere un altro 80 In Metaph., VII, q. 13, n. 37, (OPh, IV, 231-232): "accipiantur duo lapides. Tunc sic: substantia est prior tempore et natura omni accidente [...] Ergo prima substantia est maxime prior, cum sit maxime substantia; ergo hic lapis est prior natura sua quantitate, et ille similieter. Sed circumscripta quantitate, aut hic lapis manet hic, ita quod non sit ille et e converso, et habeo quod sine quantitate in isto priori distinguuntur isti duo lapides. Si non: aut iste manebit simpliciter et destruetur alius - quod non est dare quia non magis unus quam alius; aut ergo uterque manebit - quod est propositum; aut nulla substantia prima potest remanere sine quantitate nec etiam intelligi remanere - et rune substantia non est prior quantitate". 81 Aristoteles, Metaph., VII, text. 28, (AL XXV/2, 137; Z c. 8, 1034a 4-8): "sed sufficiens est generans facere et speciei causam esse in materia. Omnis vero iam talis species in hiis carnibus et ossibus, Callias et Socrates; et diversa quidem propter materiam (diversa namque), idem vero specie (nam individua species)". 82 Aristoteles, Metaph., V, text. 12, (AL XXV/2, 93; Il c. 6, 1016b 32-33): "Numero quidem [unum sunt] quorum materia una". 83 InMetaph., VII, q. 13, n. 16, (OPh, IV, 221): "Et in XII [Aristoteles,Metaph., XII, text. 49, (AL XXV/2, 218-219; A c. 8, 1074a 32-38] probat Aristoteles non posse esse plures deos, quia non habent materiam". 84 Aristoteles, De caelo, I, text. 92, (A c. 9, 278a 10-15). Cf. anche M. Koszkalo, Proble– matyka ,,principium individuationis", l 74.
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