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UNA "QUAESTIO" DI SCOTO INTORNO ALLA NATURA 317 tiene alla categoria della sostanza è precedente alla categoria della quantità, dunque anche l'individuo è precedente perchè appartiene alla categoria della sostanza 76 • Secondo Aristotele la sostanza è il massimo ente e la prima sostanza è la massima sostanza, onde la prima sostanza è il massimo ente. La causa formale dell'ente con– creto è superiore all'ente, che è formato da questa causa formale. Se allora la quan– tità fosse la causa formale di individuazione, in questo caso la quantità (e non la sostanza) serebbe l'ente superiore a qualsiasi sostanza concreta 77 • A proposito si potrebbe dire che secondo Scoto una pietra non è pietra per la quantità, ma una pietra si distingue da un'altra pietra per la quantità. Allora la quantità sarebbe non il principio d'identità d'una cosa, ma il principio di divisione tra le cose 78 • Duns Scoto non è d'accordo con questa opinione e argomenta contro: ammettiamo l'esempio di due pietre perfettamente simili. All'inizio possiamo di– stinguerle a causa del posto che occupano oppure a causa d'un altra determinazio– ne estrinseca. Se però spostiamo le pietre cambiando i posti che occupano, non sarà più possibile la distinzione tra di loro 79 • Sul livello della struttura metafisica dell'ente Scoto ragiona nel modo se– guente: la sostanza è precedente temporaneamente e per quanto riguarda la natura all'accidente. La prima sostanza è precedente in modo massimo, essendo la sostan– za in modo massimo e questa pietra è precedente per quanto riguarda la natura alla quantità. Dunque questa pietra rimane questa pietra in modo che sia questa pietra e non l'altra e in tal modo queste due pietre si distinguono prima, senza la quan– tità. Se invece la prima sostanza non potesse rimanere senza la quantità e così non la si potesse conoscere, la sostanza non sarebbe precedente alla quantità. Il Dottore Sottile sottolinea in questo argomento la priorità della sostanza rispetto alle altre 76 Lect., II, d. 3, p. 1, q. 4, n. 81, (ed. Scot., XVIII, 254). 77 In Metaph. VII, q. 13, n. 35, (OPh, IV, 231): "Contra: substantia est maxime ens, ex VII; sed prima substantia est maxime substantia, ex Praedicamentis cap. 'De substantia'; ergo prima substantia est maxime ens. Sed illud quo aliquid est formaliter ens, est magis ens illo quod est formaliter ens per illud, ex VII. Si igitur sit 'hoc' non substantia sed quantitate, igitur non-substantia vel quantitas esser magis ens quam aliqua substantia". 78 Ivi, n. 36: "Sed quia aliquis posset dicere ad hoc argumentum quod lapis non est lapis per quantitatem, tamen lapis ditinguitur ab alio lapide per quantitatem". 79 C. Cacciatore, L'unita dell'indivuduo come interiorita del concreto secondo Duns Scoto, in De doctrina Ioannis Duns Scoti. Acta Congressus Scotistici Internationalis Oxonii et Edinburgii 1- 17sept. 1966 celebrati, II: Problemata philosophica, cura Commissionis Scotisticae (Studia scho– lastico-scotistica, 2), Romae 1968, 205.
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