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ALCUNI MAESTRI FRANCESCANI DELLE MARCHE 281 Durante il secolo XIV diversi frati delle Marche risiedono nel convento di S. Francesco di Bologna. La ragione di tale presenza verosimilmente è legata alla frequenza dello Studio esistente in quel convento, al quale accedono anche frati di altre provincie. Ne ricordo solo alcuni: nel 1304 tra i numerosi frati dello Studio risulta anche ft. Ioannutius de Marchia, presente al testamento di Iacobus quodam Bartholomei de Balbis cap. S. Benedicti burgi Gallerie 14 ; nel 1312 fra Gervasio da Cagli 15 ; nel 1317 fra Francesco da Fermo 16 ; negli anni 1319-1321 si incontra Ioannes de Marchia 17 ; nel 1332 Andriolus de Marchia, Guadagnus de Marchia, Guillelminus de Fano, Michelucius de Marchia, Paulus de Marchia 18 ; nel 1369 fra Giacomo da Recanati è presente al testamento di Rinaldo del fu Nicola, marchese d'Este, il quale vuole essere sepolto nella tomba della sua famiglia, nella chiesa dei frati Minori di Ferrara e lascia al convento di quella città 200 ducati d'oro 19 • Tra la fine del XIV e gli inizi del secolo XV, si ricorda frate Nicola da Sarnano, indicato come teologo insigne ed esperto inquisitore "in Piceno, ab Urbini civitate usque ad Asculanam, et in Romandiola", sotto i pontificati di Innocenzo VII e Gregorio XII 20 • Giacomo da Tolentino nel 1425 è lettore nel convento di S. Francesco di Bologna e consegue la laurea dottorale nel 1437 21 • Inquisitore haereticae pravitatis in Venetiis, in Marchia Tarvisina, in patriarchatibus Aquilegiensi et Gradensi ac in pluribus aliis terris et locis et in tota provincia S. Antonii, nel 1437 nomina Donatus 14 C. Piana, Chartularium Studii Bononiensis, 187. 15 Ivi, 196. 16 Ivi, 202. 17 Ivi, 206; 208; 210. 18 Ivi, 14; 221-222. 19 Ivi, 254. 2 ° C. Piana, Chartularium Studii Bononiensis, 385; L. Wadding, Annales, a. 1399, 17; a. 1405, n. 19 (IX, 226,349). 21 C. Piana, Chartularium Studii Bononiensis, 66.
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