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294 GIUSEPPE AVARUCCI Su Giacomo da Cagli, famoso predicatore, esistono notizie contrastanti. Pare fosse discepolo di san Bernardino da Siena, ma verso il 1450 passa ai conven– tuali. Il 4 maggio 1468 si addottora nella Facoltà di teologia dell'Università di Bologna e lo stesso anno viene aggregato a quella università e, secondo alcune fon– ti, avrebbe predicato la quaresima in S. Petronio 102 ; benché una lettera del generale dell'Ordine Francesco Della Rovere, spedita da Firenze il 27 febbraio 1467 e indi– rizzata a Galeazzo Maria Sforza, in risposta a una ducale sembrerebbe indicare che i fatti possano essersi svolti in modo diverso 103 • L'll maggio 1469, la Signoria Fio– rentina invita, per lettera, fr. Giacomo a predicare a Firenze 104 , dove aveva predi– cato nel 1467 in occasione del capitolo generale dell'Ordine "per dies octo magno populi concursu" 105 • Meno sicuro pare che la predicazione sia stata tenuta da Giacomo nel 1466, come vorrebbe Basilio Pergamo 106 • Il 14 novembre 1472, da Sisto IV, "Iacobus de Callio O.F.M. dispensatur ut beneficium ecclesiasticum recipere possit" 107 • Il suo nome, negli anni 1472-1473, risulta tra i dottori del collegio teologico di Siena 108 • 102 G.G. Sbaraglia, Supplementum et castigatio ad scriptores trium ordinum S. Francisci, II, Romae 1921, 9: C. Piana, Chartularium Studii Bononiensis, 99*. Per il dottorato di Giacomo si veda anche B. Pergamo, Ifrancescani allafacoltd teologica di Bologna, 47. 103 Scrive, tra l'altro, il generale: "Deputaveram venerandum p. fratrem Iacobum de Chalio pro futura quadragesima [cioè quella del 1468] in almo conventu nostro S. Crucis civitatis Florentie, ob singularem et egregiam ipsius predicandi virtutem. Verum cum gratus adveniat Vestre Celsitudini et nobilibus civibus vestris Mediolanensibus, gaudeo et letor sum– mopere quod serviat Il!. D. V. Si quid est aliud quod per ma fieri possit Vestre Excellentie acceptum, ego me ipsum omnem et hanc seraphicam Religionem eidem devoveo et consecro": P.M. Sevesi, Lettere autografa di Francesco della Rovere da Savona maestro generale (1464-1469) e cardinale (1467-1471), in AFH 28 (1935) 206. 104 La lettera della Signoria Fiorentina, (pubblicata da C. Cenci, Silloge di documenti francescani trascritti dal P. Riccardo Pretesi, in Studifrancescani 64 [1967] 89-90) è ricca di alti pensieri, di elogi e di riverenza nei confronti di Giacomo: "Magna expectatio tui est, ut si vene– ris nulli esse possit dubium mitti te cum Deo in urbem Florentiam, ubi maximos sis visurus fructus tue predicationis. Nobis certe rem gratissimam effeceris, cibi autem, si quid ista humana gloriala tangit, profecto non iniucundam; complures enim florentinus populus sepe sua voce illustravie". 105 G.G. Sbaraglia, Supplementum et castigatio, II, 9-10. 106 B. Pergamo, Ifrancescani allaJacoltd teologica di Bologna, 48. 107 Bullarium Franciscanum, n. s., III, 150, n. 360. 108 Siena, Biblioteca Comunale, cod. A.Xl.I, f 2r-3r; C. Piana, Chartularium Studii Bono– niensis, 99*.

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