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286 GIUSEPPE AVARUCCI custode nella provincia dei frati Minori di Bologna 55 • Sisto IV nel 1472 gli concede la facoltà di poter accettare qualunque beneficio e l'anno seguente lo autorizza a tenerne anche due, purché il reddito non superi la somma di 60 fiorini d'oro 56 • "Anno verol477 vicarius extitit et commissarius provinciae bonon. ob mortem ministri fr. Thomae de Cremona" 57 • Sappiamo della sua morte da una lettera, in– viata dai riformatori del comune di Bologna, a Pino de Ordelaphis, vicario ponti– ficio a Forlì, datata 18 febbraio 1479 58 • Quattro sono i maestri, più o meno contemporanei, che Celestino Piana registra con il nome di Giovanni da Ancona, per i quali non è da escludere che si possa essere ingenerata qualche confusione nel riferire a l'uno o all'altro notizie provenienti dalla varie fonti documentarie. Seguo, pertanto, le indicazioni offerte da Celestino Piana nel Chartularium Studii Bononiensis S. Francisci, in attesa che altre fonti possano consentire di chiarire meglio la personalità e le vicende di ciascuno; ma non è da escludere, per due di essi, che possa trattarsi della medesima persona. Dalla documentazione che si riferisce allo Studio di S. Francesco di Ferrara risulta che, nell'agosto 1435, certo Giovanni di Ancona è baccelliere, il 12 luglio 55 C. Piana, Ricerche, 81. 56 Bullarium Franciscanum, n. s., III, Quaracchi 1949, 49 (n. 106), 189 (n. 467): "Antonio de Barianis de Lauro O.F.M., cui dudum concesserat, ut quodcumque beneficium ecclesiasti– cum cum cura animarum reciper posset, indulger, ut simul cum parochiali ecclesia S. Luciae de castro Lauri (Loro), firman. Dioec. Aliud beneficium curatum, etiam parochiale, et etiam alia non curata tenere queat, usque dum reditus eorum ad summam 60 floren. auri perveniant". C. Piana, Ricerche, 81. 57 C. Piana, Ricerche, 81 e Chartularium, 96 e 325. 58 Il testo della lettera si legge in C. Piana, Chartularium Studii Bononiensis, 96: "Sexde– cim etc. magnifico d. Pino de Ordelaphis. Magnificens et potens domine, frater et amice noster carissime. Non dubitemo la V. Magnifica Signoria esser ben disposta, per reverentia de sam Francesco, ad fare che li se observino le constitutione del suo Ordine. Pertanto volendo quelle che li beni delli Maestri in theologia, li quali moreno, se debiano applicare alli conventi dove sonno incorporati, et essendo morto lì in quella cità mag. Antonio da Loro, incorporato qui al nostro convento de sam Francesco, li soi beni per vigore de diete constiturione, le quale serano presentate alla V. M. Signoria, sonno obligati et pervengono a questo convento de Bologna, et per questo se manda alla V. M. signoria lo exhibitore de questa, al quale preghemo quella voglia operare siano consegnati li beni et robbe de esso mag. Antonio in nome de questo convento... Bononie, die 18 febr. 1479". Cf. Dizionario bio-bibliografico, 28.

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