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MARIA E LA PERFEZIONE NEI SERMONI DI GILBERTO DI TOURNAI 235 La citazione del Cantico dei cantici (8, 13) non era comunque del tutto inu– suale come thema dei sermoni mariani. Il Repertorium dello Schneyer, infatti, indi– ca tre autori che adoperano questo passo biblico, ma - a differenza di Gilberto - lo fanno nella natività di Maria. Si tratta di due teologi parigini: Filippo Cancelliere (t 1236) 20 e Roberto di Sorbonne (t 1274)21, nonché di un monaco cistercense della Catalonia, Guglielmo di Poblet (non ambientato precisamente nel tempo) 22 • Inoltre l'abate cistercense Guerrico d'Igny ( t 1157) usa questo thema in un sermo– ne per la sollennità d'Ognissanti2 3 , mentre un suo confratello inglese, Giovanni di Ford (t 1214), che commenta gran parte del Cantico (tralasciata una volta sia da san Bernardo, sia da Guglielmo di Saint-Thierry), dedica allo stesso passo due sermoni2 4 • Lefonti dei due sermoni sull'annunciazione I due sermoni sull'annunciazione sono abbastanza ricchi di citazioni esplicite. Gilberto infatti richiama perfino alcuni nomi dei filosofi pagani, come Aristotele (Historia animalium, Physica, De vegetabilibus ossia De plantis 25 ), Avicenna (De natura animalium) e Claudio Ptolemeo (Almagesto). Appaiono pure le autorità dell'antichità cristiana, tra cui Basilio Magno con le Omelie sull'Exameron (2 volte), lo Pseudo Dionigi Areopagita (un richiamo va– go della Gerarchia celeste, non nominata per titolo) e sant'Agostino, ma in questo caso pare che si tratti di opinioni solamente attribuite all'Ipponate (la fonte delle quali non sono riuscito a ritrovare). Sufficientemente chiara è la fonte delle inter– pretazioni dei nomi biblici, risalenti ovviamente alla famosa opera di Girolamo De interpretatione nominum hebraicorum. 20 RLSM, Heft 4,847, n. 378 (bis); adoperato anche per la festa di san Matteo: cf. RLSM, Heft 4, 834, n. 239. 21 RLSM, Heft 5,317, n. 85. 22 RLSM, Heft 2,581, n. 56. 23 PL 185, 210-214. 24 Cf. Ioannis de Forda, Super extremam partem Cantici canticorum sermones CXX, edide– runt E. Mikkers et H. Costello (CCCM, 117-118), Turnholti 1970: Sermo 118-119. 25 In realtà quest'ultima opera fu scritta da Nicola Damasceno, ma circolava sotto il nome di Aristotele.
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