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MARIA E LA PERFEZIONE NEI SERMONI DI GILBERTO DI TOURNAI 243 nere apertamente l' assunzione 29 • Gilberto cita implicitamente almeno due passi di Goffredo (II, 7; II, 16), ma li arricchisce di altri argomenti per rafforzare la credi– bilità dell'assunzione. Il francescano infatti aggiunge una citazione della Fisica di Aristotele, per dimostrare - sulla base dell'analogia - che il corpo di Maria dovreb– be trovarsi là dove si trova il corpo del suo Figlio (II, I 6). L'assunzione viene descritta chiaramente come risurrezione che segue alla morte di Maria (II, 7) e preserva dalla corruzione la carne di colei che era libera da qualsiasi corruzione dell'anima. Anche se la dottrina mariana di Gilberto accentua fortemente i privilegi della Madre di Dio, tuttavia essi sono fondati sempre o sul suo legame paticolare con Cristo (II, 36-37), o sulla sua missione di mediatrice e dispensatrice di grazia nella Chiesa (I, 27-36; II, 25; II, 27; Il, 32-34). Maria e!apologia della vita religiosa dei mendicanti Gilberto pronunciò i sermoni festivi prima del 6 agosto 1255, data della pri– ma lettera di Alessandro IV, inclusa nel Prologo. Ci troviamo perciò in un periodo di forti tensioni tra il clero secolare e gli ordini mendicanti. Il predicatore france– scano non può quindi rimanere indifferente ai problemi del suo tempo. Infatti, nel sermone per la festa di san Francesco d'Assisi Surrexit Helyas si riscontrano evi– denti elementi di polemica con le restrizioni del diritto di predicazione, imposto ai mendicanti da alcuni sinodi, e si cerca di esaltare la povertà francescana come la più perfetta tra i diversi modelli della vita evangelica nella Chiesa 30 • Ora, che tale polemica sia presente in un sermone su san Francesco, è un fatto che ci si poteva aspettare, ma se gli echi della polemica sulla povertà religiosa si riscontrano perfino in una predica tenuta nella festa dell'annunciazione, ciò signi– fica che il clima di polemica a Parigi era particolarmente caldo e i maestri fran– cescani non perdevano nessuna occasione per prendere la parola nella discussione e rispondere, direttamente o in modo velato, agli attacchi del partito di Guglielmo di Saint-Amour e Gerardo d'Abbeville. 29 Cf. I. Vona, Temi mariani nei discepoli di san Bernardo, in Respice Stellam: Maria in san Bernardo e nella tradizione cistercense. Atti del Convegn.o Internazionale (Roma, Marianum 21- 24 ottobre 1991), a cura di I.M. Calabuig, Roma 1993, 223-254. 3 ° Cf. A. Horowski, Il sermone su san Francesco, 538-540; F. Aceracea, Giovanni de La Rochelle, Gilberto di Tournai el'esaltazione della povertafrancescana, in questo volume, p. 129s.

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