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198 ORLANDO TODISCO Malebranche e Cartesio si oppongono su una scelta di fondo, una di quelle scelte di fondo che guidano i progetti filosofici senza poter essere a loro volta motivabili. Ma– lebranche è nato "religioso" come Cartesio è nato "laico", e l'anticartesianesimo di Malebranche scatta sul tema, cui l'Oratoriano è più sensibile, quello dell'indipen– denza della mente umana da Dio, lo stesso che lo avrà spinto verso Agostino 1 4 • Malebranche oltre Cartesio, nella direzione di Hegel. 2. Malebranche e la ragione fondamento dell'itinerario dell'uomo verso l'infinito Guardando lontano, Malebranche è sulla lunghezza d'onda di Cartesio, en– trambi protagonisti della modernità 15 • Invano tenterà di ridimensionare l' oriz– zonte dell'uomo che vede in Dio vedendo Dio. Egli s'avvede d'aver detto troppo, per cui distingue, ma senza persuadere il lettore, il vedere Dio dal vedere in Dio: Ma si deve notare bene che, dal fatto che le menti vedono tutte le cose in Dio non si può concludere che esse vedano Dio(...). L'essenza di Dio è il suo essere assoluto, e le menti non vedono la sostanza divina presa assolutamente, ma solo in quanto si rife– risce alle creature o è partecipabile da esse 16 • È una distinzione verbale che non attenua l'esperienza di infinito, che l'uomo moderno svilupperà in tutte le direzioni, lasciando cadere la dimensione trascen– dente che Malebranche credeva di potere garantire. La Rivelazione non sembra che dica altro, così come il discorso teologico pare esigito dalla ragione, su cui si fonda. Il fondamento non è costituito dalla fede, la quale integra il discorso, ma dalla ragione: "O Aristo (interlocutore del dialogo), tutto ciò (che si è detto) è conforme alla sacra Scrittura, così come alla nozione che tutti gli uomini hanno dell'essere infinitamente perfetto" 17 • È facile cogliere la tonalità dialettica del rapporto tra ragione umana e ragione divina. Ci pare che Robinet abbia colto il bersaglio, quando afferma che la fede è l'accidente, la ra- 14 E. Scribano,Angeli ebeati. Modelli di conoscenza da Tommaso a Spinoza, Bari 2006, 218. 15 F. Alquié, Le cartesianisme de Malebranche, Paris 1974, 34lss. Cf. le osservazioni di M. Priarolo, Una difficile eredita: Arnauld, Malebranche e l'idea cartesiana, in Giornale critico della filosofia italiana 77 (1998) 378-402. 16 Récherche de la verité, 438-439. 17 Colloqui sulla metafisica, Bologna 1963, 249.

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