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228 ORLANDO TODISCO significa che la libertà è autentica se progetta e crea, se accresce e abbellisce l'oriz– zonte entro cui si trova a pensare e a operare. Certo, questa padronanza non è possibile senza la grazia, intesa come illuminazione perché non abbiano a prevalere istanze specifiche e particolari, per cui Bonaventura mette insieme grazia e libertà, nel senso che la prima illimpidisce e fortifica la seconda 104 • Si intravede l'onda di amore che discende dalla Trinità alle creature, resa più profonda e intensa dalla storia della salvezza, il cui significato è la purificazione dello stile esistenziale di segno concupiscenziale in vista di un atteggiamento obla– tivo e di servizio, contro la logica del dominio qui tematicamente spezzata, a meno che non si proceda alla manipolazione dell'essere e al suo travisamento. Infatti, se il primato della verità alimentando la ragione ne consenta la dilatazione e insieme il ripiegamento su se stessa, il primato della libertà comporta un'alterità program– matica che nulla vale a consumare, dando luogo a una coscienza critica, aperta al nuovo. Siamo allo spartiacque tra Malebranche, interprete e prosecutore dell'av– ventura occidentale circa il primato della verità, e Bonaventura, rappresentante autorevole del pensare francescano, attento all'altro, da servire, non dominare, da rispettare, non manipolare, accogliendo, e disciplinando, le espressioni della sua libertà. L'alterità nell'ottica della filosofia moderna è destinata a cadere all'interno del principio di identità, nell'ottica invece del pensare francescano l'alterità è desti– nata a crescere, a partire dall'altro che si incontra fino all'Altro supremo, identifi– cato con il mistero trinitario, autentico prototipo del pensare e dell'agire. Ebbene, come nel mistero trinitario l'alterità è costitutiva pur nella comunione più profon– da, così nel mistero di ogni creatura razionale l'altro in misura che si impone nella sua alterità è garanzia e cifra di maturità, al punto che il soggetto è grande se serve, è ricco se dà, in un rovesciamento di logiche, che è quanto la storia della salvezza ha inteso proporre e la Scuola francescana ribadire. 104 In II Sent., d. 26, art. un., q. 6, eone!., (ed. Quaracchi, II, 646): "Gratia enim est sicut quaedam influentia procedens a luce superna (...). Unde sicut lumen non solum operatur cum aere, sed etiam operatur in ipsum aerem ratione continuationis cum suo fonte; sic et gratia non solum operatur cum libero arbitrio, sed etiam operatur in liberum arbitrium et liberum arbi– trium movet".
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