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RECEZIONE DI RICCARDO DI SAN VITTORE IN BONAVENTURA 143 Sullo sfondo del quadro che si è cercato sommariamente di delineare, sembra particolarmente opportuno cogliere la sottolineatura di J.G. Bougerol, autore tra l'altro di un considerevole numero di studi dedicati espressamente alle fonti di Bo– naventura9; egli, pur accentuando il fascino esercitato anzitutto dal misticismo speculativo di Riccardo su Bonaventura, non manca di segnalare al contempo il "passaggio nel suo spirito" 10 di alcuni aspetti della teologia trinitaria riccardiana, evidenziando negli scritti bonaventuriani una presenza tutt'altro che insignifi– cante di citazioni argomentative tratte dalle sue opere teologiche. Cogliendo dunque questa indicazione, si cercherà di sondare la recezione della teologia trinitaria di Riccardo di San Vittore nei Commentaria in quatuor libros sententiarum 11 di Bonaventura. La scelta di limitare l'indagine all'opera sco– lastica del maestro francescano, se da una parte si rivela necessaria per consentire una lettura adeguata e il più possibile corretta, dall'altra si comprende tenendo conto che è soprattutto in quest'opera che si può cogliere una frequentazione ab– bastanza intensa degli scritti teologici di Riccardo di San Vittore. Tuttavia, l'in– flusso esercitato anche su altre opere bonaventuriane, quali soprattutto le questioni De mysterio Trinitatis e le Collationes in Hexaemeron 1 2, conferisce alla nostra pro– posta il carattere di un primo approccio bisognoso di futuri, ulteriori sviluppi. 9 Cf. ad esempio J.G. Bougerol, Saint Bonaventure et le Pseudo-Denys l'Aréopagi-te, in Colloque Saint Bonaventure, Etudes Franciscaines, suppl. 1968, 33-123; Idem, Saint Bonaventure et saint Bernard, in Antonianum 46 (1971) 3-79; Idem, Saint Bonaventure et Guillaume de Saint– Thierry, in Antonianum 46 (1971) 298-321; Idem, Aristote et saint Bonaventure, in Colloque Saint Bonaventure, Études Franciscaines, suppl. 1971, 77-81; Idem, Saint Bonaventure et saint Anselme, inAntonianum 47 (1972) 333-361. 1 ° Cf. Bougerol, Introduzione a san Bonaventura, 120. 11 Bonaventura da Bagnoregio, Commentaria in IV libros Sententiarum, in Idem, Opera omnia edita studio et cura PP. Collegii a S. Bonaventura, t. I-IV, Quaracchi 1882-1889; t. X: Indices in tomos I-IV, Quaracchi 1902. 12 Così precisa Bougerol, Introduzione a san Bonaventura, 119-120: "Bisognerebbe stabili– re un esame approfondito per scoprire nell'Hexaifmeron qualche traccia del Liber Exceptionum. Ha egli conosciuto questo voluminoso dossier al momento in cui preparava le sue collazioni?"; 120-121: "Bonaventura, dividendo ciascuna delle sue questioni De myst. Trin. in due articoli, in modo da stabilire come la Trinità delle persone si accorda con l'unità di sostanza e con certi attributi: semplicità, infinità, immutabilità, necessità e primato, ha manifestamente attinto questa idea da Riccardo di San Vittore".

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