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MARYMELONE LA RECEZIONE DELLA TEOLOGIA TRINITARIA DI RICCARDO DI SAN VITTORE NEL "COMMENTO ALLE SENTENZE" DI BONAVENTURA DA BAGNOREGIO Introduzione: Riccardo di San Vittore, il "maestro nella contemplazione" L'eredità del pensiero di Riccardo di San Vittore negli scritti di Bonaventura da Bagnoregio è stata normalmente considerata a partire da quella nota indica– zione che lo stesso Bonaventura si è preoccupato di fornire quando, tratteggiando nel De reductione artium ad theologiam il processo di illuminazione mediante il quale avviene la conoscenza, egli definisce Riccardo maestro nella contemplazione, accanto ad Anselmo, maestro nell'argomentazione, e a Bernardo, maestro nella predicazione 1 • Questa chiara affermazione del magister francescano ha spinto a circoscrivere l'influsso dell'insegnamento di Riccardo fondamentalmente alla teo– logia mistica, a differenza di quello di Ugo, a cui viene tributato un ricono– scimento significativo anche per l'argomentazione e la predicazione, come attesta la conclusione dello stesso passaggio del De reductione, dove si afferma che Ugo "eccelle in tutte queste cose". La definizione di Bonaventura ha indubbiamente portato a considerare come predominante in lui l'attenzione data alla produzione mistico-speculativa di Ric– cardo e forse va individuata proprio in questa convinzione la ragione di quella scarsa considerazione che è stata riservata alla presenza dell'insegnamento dogma- 1 Bonaventura da Bagnoregio, De Reductione Artium ad Theologiam, n. 5 (Sancti Bona– venturae Opera, V/1: Opuscula Theologica), Roma 1993, 44: "Anselmo segue Agostino, Ber– nardo segue Gregorio, Riccardo segue Dionigi; poiché Anselmo è maestro nell'argomentazione, Bernardo nella predicazione, Riccardo nella contemplazione".

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