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140 FELICE ACCROCCA Nei decenni successivi, invece, le posizioni di teologi francescani e domeni– cani finiranno per differenziarsi sempre più. Pure in questo caso è difficile dire quanto e in qual modo possa aver influito, sull'acuirsi di tali differenze, l'esalta– zione francescana della povertà ed il costituirsi intorno ad essa dell'autocoscienza istituzionale dell'Ordine: un'esaltazione che, lo si è visto, ha radici lontane. Si tratta, indubbiamente, di questioni importanti, alle quali non è facile dare risposte esaustive: i sermoni dei maestri potrebbero forse aiutarci a ridefinire con più preci– sione alcuni snodi fondamentali di quei grossi dibattiti, a comprendere il retro– terra in cui essi maturarono, prima di esplodere in forme anche violente. Se questo mio piccolo contributo riuscisse ad attirare su di loro l'attenzione di altri studiosi, avrebbe raggiunto il suo obiettivo. Anche padre Bernardino, cui lo studio è dedica– to, ne sarebbe certamente contento.

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