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IL MALATO NELLA VISIONE DI S. FRANCESCO 69 insieme rivela "la persona di Cristo sofferente" 66 che deve essere amato con affetto materno, quasi facendo intravedere in trasparenza la Vergine Madre Maria nella Passione del Figlio e ai piedi della croce. Il fratello tribolato e infermo è invitato, per la sua vocazione di consacrato, "ad una più completa conformità con Cristo sofferente e dovrebbe cercare "di sperimentare, con pio sentimento, in se stesso una piccola parte dei dolori di Cristo", completando così nella sua carne ciò che manca alla passione di Cristo redentore 67 • E aggiungo un detto di un cappuccino moderno, che ebbe il carisma del servi– zio dei malati, p. Daniele da Torricella, morto nel 1945 e del quale è introdotta la causa di beatificazione: "Se ogni creatura fosse assistita nel dolore con bontà, tutti nel mondo soffrirebbero di meno" 68 • 66 Ibidem, 181 (n. 84, 6). 67 Ibidem, 183 (n. 87, 3). 68 Cf. Marcello Viani, Padre Daniele da Torricella, apostolo dell'ospedale, in Santi e santita nrell'Ordine cappuccino, III: Il Novecento, a cura di M. D'Alatri, Roma 1982, 209, tutto l'art- 201-214. E si potrebbero citare molti altri apostoli cappuccini dei malati, fino alla grande ispi– razione e realizzazione di san Pio da Pietrelcina nella "Casa Sollievo della Sofferenza".
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