BCCCAP00000000000000000000879

so COSTANZO CARGNONI mentre visse nel mondo era di costituzione fragile e delicata, e fu poi sempre più malato di giorno in giorno fino alla sua morte" 2 • La descrizione delle infermità di Francesco è stata oggetto di vari studi. Mi riferisco, in particolare, agli studi di Oktavian Schmucki3 che lasciano nel cuore del lettore un senso di stupore e quasi di sofferenza nel constatare come il Poverello fosse così malato per successive in– fermità, malato di fegato, di milza, di stomaco, sofferente di malaria o febbre quar– tana, di idropisia e di tracoma agli occhi fino a diventare cieco. Talmente malato che Tommaso da Celano non esagera quando scrive: Non c'era in lui ormai membro alcuno che non fosse straziato dal dolore, e abbando– nandolo sempre più il calore vitale, si andava avvicinando agli estremi. Si stupivano i medici, si meravigliavano i frati come potesse il suo spirito continuare a vivere in una carne ormai morta e tanto consunta, che non rimaneva più se non la pelle aderente alle ossa4. Insomma Francesco ha sperimentato lungamente in sé la malattia e anche per questo ha manifestato una particolare compassione e condivisione e misericordia verso le persone ammalate e sofferenti. Umanamente non avrebbe fatto fatica a ca– pire, così sembra, gli ammalati, e ad "abitare in essi" con tutta la ricchezza della sua sensibilità. In realtà, rifuggendo la sua natura delicata dal dolore e dalla sofferenza, ha dovuto superare un grosso ostacolo. Ne parla retrospettivamente quando, pie– no di Spirito Santo e "ornato delle sacre stimmate", dettò il suo testamento. È il suo primo contatto con i malati che ha cambiato la sua esistenza: Il Signore dette a me, frate Francesco, di cominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi, e il Signore stesso mi 2 Compilazione di Assisi, 117: Ffr 1671, p. 992. Citiamo dalle Fonti Francescane [ = Ffr con numero marginale e pagina], nuova edizione a cura di E. Caroli, Padova 2004. 3 In particolare i seguenti studi di O. Schmucki, Les maladies de saint François d'Assise avant sa stigmatisation, in Medicina nei secoli (Roma) 9 (1972) n. 1, 18-57; Le malattie di Fran– cesco durante gli ultimi anni della sua vita, in Francesco d'Assisi efrancescanesimo dal 1216 ai 1226. Atti del IV Convegno internazionale, Assisi 15-17 ottobre 1976, Assisi 1977, 315-362; San Francesco d'Assisi e l'esperienza cristiana della morte, in 750° anniversario del transito di san Francesco. "Con san Francesco a servizio dei sofferenti': Assisi 19-23 settembre 1977. Atti del IX Convegno Nazionale PP. Cappuccini ospedalieri, a cura di O. Naldini, Firenze 1978, 39-56; Das Fhanomen Krankheit im Leben des hl. Franziskus von Assisi, in Vita Fratrum (Munchen) 21 (1984) 3-19; Infermita, malattia, malato, salute, assistenza ai malati, in Dizionario france– scano. Spiritualita, a cura di E. Caroli, II edizione riveduta e ampliata, Padova 1995, 827-872. 4 Cf. 1 Ce!. 107: Ffr 504, p. 322s.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz