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60 COSTANZO CARGNONI sigillo caritatis heroicae apud omnes, prima ancor di avere ottenuto quella giuridica, curiale, ufficiale, scritta in forma di bolla 38 • Il giudizio è ribadito dall'autorevole storico del papato, Ludwig von Pastor il quale, ricalcando le parole del Colpetrazzo, ravvisò in questo uno degli elementi del successo della riforma cappuccina 39 • Il primo saggio - aggiunge lo storico gesuita P. Tacchi Venturi - preludente alla fondazione degli Ordini destinati ad assumere come principale loro istituto l'assisten– za degli infermi, lo dettero i cappuccini all'inizio della loro santa riforma 4°. La coincidenza, poi, del servizio degli appestati e degli ammalati incurabili in vari ospedali, in sintonia spirituale con la religiosità laica degli Oratori del divino Amore, divenne in varie città italiane, prima di tutto a Roma, Genova e Napoli, un metodo efficace di propaganda e di animazione vocazionale, subito trasformato in ordinamento ufficiale da parte di Ludovico da Fossombrone: "Fu dato ordine in Roma, in Napoli, in Genova et in molte altre principali città che i frati servissero a' leprosi e altri infermi negli ospedali", e i postulanti, prima di essere inviati al novi– ziato nelle Marche o in Umbria, "non si ricevevano sin tanto che non avevano ser– vito al'ospitale qualche mese" 41 . Come scrive G. Santarelli, "l'attenzione amorosa e radicale verso gli emarginati, i piagati nelle membra e nello spirito, gli indigenti e gli affamati segna, quasi in maniera carismatica, le origini e la tradizione cappuc– cina"42. Del resto è molto significativo che i primi cappuccini siano penetrati nelle principali città d'Italia, e anche in altre nazioni, offrendosi di servire gli ammalati nei vari ospedali, specie degli incurabili. Uno storico moderno francese, J ean Delumeau, lasciò scritto che se i cappuc– cini, che insieme ai gesuiti furono i principali protagonisti della riforma cattolica, non furono mai oggetto di un'ostilità pari a quella sofferta dai membri della Com- 38 Cf. Melchior a Pobladura, Historia generalis Ordinis Fratrum Minorum Capuccinorum, pars prima: 1525-1619 (Bibliotheca seraphico-capuccina, 7), Romae 1947, 27s. 39 Cf. Storia deiPapilV/2, Roma 1956, 597. 40 P. Tacchi Venturi, Storia della Compagnia di Gesu in Italia I/1, Roma 1931, 411. 41 Cf. Bernardinus a Colpetrazzo, Historia Ordinis Fratrum Minorum Capuccinorum (1525-1593), liber tertius: Ratio vivendiftatrum. Ministri et Vicarii generales. Cardinales pro– tectores, in lucem editus a p. Melchiore a Pobladura (Monumenta Historica Ordinis Minorum Capuccinorum, 4), Romae 1941, 122s. 42 Cf. G. Santarelli, L'assistenza agli infermi nella tradizione cappuccina, 122.

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