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SOPPRESSIONE INNOCENZIANA DI CONVENTI CAPPUCCINI 433 DOCUMENTI I - RELAZIONE SUL CONVENTO DI VETRALLA (Roma, Archivio Provinciale dei Cappuccini, Vetrai/a, cartella 3) A cli 20 aprile 1650. Vetralla. Il convento de' frati minori capuccini di Vetralla, della provincia di Roma, situato fuori della Terra un miglio in circa, diocesi di Viterbo, fuori del luogo murato, in luogo aperto, in strada publica, non è in selva né bosco, ma lontano da quello un miglio; è d'intorno habitato, lontano dalla strada romana un mezzo miglio. Fu fondato l'anno 1584, con il consenso dell'ordinario diocesano, dal quoddam signor Francesco Pagliaroni; con le sue elemosine fabbricato et eretto econdo la povera forma capuccina, con celle numero dicidotto. Ha a chiesa sotto il titolo di S. Antonio di Padova. Il convento, orto, selva, per non ritro– varsi memoria che il fondatore si habbia riservato dominio alcuno, è della Sedia Apostolica. Non possiede entrate perpetue né temporali né altra proprietà di beni stabili. Vi habitano di famiglia sacerdoti n. 0 cinque, chierici nessuno, laici professi n. 0 cinque, cioè sacerdoti: guardiano p. Ignatio da Viterbo, p. Angelo da Barba– rano, p. Giuseppe d'Acquapendente, p. Giacomo da Siena, p. Andrea da Sutri. Laici professi: frate Urbano d'Ischia, frate Andrea d'Orvieto, frate Francesco da Nerola, frate Bonaventura da Frascati, frate Pacifico da Camerino; i quali si so– stentano con !'elemosine somministrate dalla pietà di piu popoli e Terre circonvi– cine. Non ha il convento alcun peso di messe o d'anniversario perpetuo o tempo– rale. Non ha il convento debbito di sorte veruna, né annuale né temporale. Noi infrascritti, col mezzo del nostro giuramento, attestiamo d'haver fatta diligente inquisitione e recognitione dello stato del sudetto convento, e che tutte le cose espresse di sopra, e ciascuna d'esse, sono vere e reali, e che non habbiamo tralasciato d'esprimere niuna di quelle cose che stimiamo esser con– forme alla mente di Sua Santità et al tenore della detta constitutione, per quanto a noi s'aspetta. Et in fede habbiamo sottoscritta la presente di propria mano, e segnata col solito sigillo, questo cli 20 aprile 1650. Io fra Angelo da Barbarano, vicario di questo convento Io fra Gioseppe d'Acquapendente, predicatore capuccino Io fra Carlo da Como, deputato, confermo quanto di sopra.
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