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CULTURA MATERIALE DEI CAPPUCCINI (1525-1619) 397 tarabà o la canna 109 • Da orologio funzionava, con ogni probabilità, un dispositivo meccanico simile a quelle denominate "ore meccaniche", che erano impiegate nelle scuole per indicare la durata delle lezioni. Piu tardi queste "ore meccaniche" saranno usate anche dai cappuccini per scandire la meditazione. Nel Trentino tale marcatempo aveva nome "botaz", nell'Emilia Romagna invece "tamburino" 110 • Nel Museo Fran– cescano di Roma si conserva un esemplare assai raro, datato 1757, ma che secondo il giudizio degli esperti può essere tranquillamente antidatato di un secolo o anche di piu 111 • Ha il bilanciere a barra con i pesetti per regolare l'andamento secondo tre velocità. La mostra, con intorno dei denti per azionare la suoneria, effettua un giro in un'ora. Viene avanzata in quattro tempi da una lancetta a forma di coltellino curvo che spinge sui pironi del quadrante. Alto 34 cm., il telaio in ferro ~e ruote soltanto e la mostra sono di ottone) è fatto in modo da poter essere agganciato al muro. Il meccanismo entra in azione premendo una leva lungo l'asta di sostegno anteriore. Il peso in trazione basta a mettere in moto il bilanciere attraverso un rotismo di due assi soltanto. Al primo quarto dà un tocco, al secondo due e cosi di seguito sino a com– piersi dell'ora, quando si arresta automaticamente. La sveglia dei frati avveniva, secondo l'usanza della provincia, al suono della trottola, del tarabà o della canna. La trottola era una tavoletta di legno con un mani– co incavato e su ambedue i lati un pezzo di metallo mobile a forma di anello o altro. Muovendo la tavoletta, i ferri andavano a sbattere rumorosamente contro il legno. In Francia si usava il taraba. Era uno strumento formato da due tavolette: quella fissa con una maniglia che si muoveva a destra e a sinistra, e l'altra mobile che come battente picchiava contro la prima. Con la canna che si usava in Italia e nelle Fiandre s'intendeva invece un'asticella di circa 40 cm. che fino al manico era stata segata per piu volte in senso longitudinale. Battendo con essa sulla porta o sullo stipite della porta, si faceva un suono abbastanza forte e sgraziato per sveglia– re chiunque dormiva nella celletta. 109 "Caduto il vegliatoio accomodato ad una delle dette ore, il sacrestano subito si leverà... su– bito suoni la trottola". Bartolomeo da Bologna, Modo d'incaminam i novizi, in I.frati cappuccini I, n. 1467, p. 1448. - "Lhorloge ayant acheue de sonner minuict le religieux qui est au dortoir prandra le taraba pour eueller les frères ... ou l'on se gouueme par lhorloge de la uille on sonnera la cloche immediatement apres la dousiesme". P.églement sur !es coustumes et cérémonies des Capucins..., 11-12. 110 Notizie fomite da Lino Mocatti (Trento) e Stanislao da Campagnola (Emilia Romagna). 111 Roma, Museo Francescano, inv.nr . 640/42. Cf. Il tempo dellapmghiera..., in Orologi. Le mi– suro del tempo, Luglio/Agosto 1991.

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