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396 SERVUS GIEBEN uffici in determinati giorni o tempi fossero da celebrare, in particolare per i defunti, in sagrestia doveva essere appeso un cartello con le relative indicazioni 104 • 2.1.3 Il coro interno Separato da una parete dall'altare maggiore della chiesa, il coro interno dei frati era il luogo dove si recitava l'ufficio, si dicevano le preghiere comunitarie, si ascol– tava la messa e si faceva la meditazione. Lungo i tre lati del coro vi erano sedili, di solito ribaltabili e fissi al muro imbiancato con una buona colla 1° 5• Non in tutte le province esisteva l'uso di avere davanti ai seggi anche dei banchi pe! inginoc– chiarvisi. Il rituale di Boverio se ne rammarica perché tale situazione dava motivo di qualche disordine nel consegnare il posto al superiore. Alcuni consideravano l'angolo destro del coro il posto migliore, mentre per altri il posto del superiore doveva trovarsi nel centro del coro 106 • Per Boverio, l'antichissima usanza di avere in coro dei banchi semplici, di legno, senza alcun ornamento artificiale, è del tutto ragionevole e da preferire. Nel mezzo dovrebbe essere lasciato libero lo spazio di un sedile 107 • Ciò per dividere i due cori nella recita dell'ufficio. In tutto l'Ordine si diceva il mattutino a mezzanotte. Uno dei frati - nelle Fian– dre di solito un fratello laico, in Italia il sagrestano-, aveva il compito di svegliare a tempo la comunità, cioè un quarto d'ora prima 10 8 • Egli poteva andare a letto alle sette di sera, o vegliare fino a mezzanotte. In ogni caso, appena "caduto il vegliatoio", cioè suonato l'allarme dell'orologio, doveva alzarsi e suonare sul corridoio la trottola, il 104 "Pour nous en mieux souuenir il y aura un carton attaché en quelque lieu de nos sa– cristies sur lequel seront escripts le iours ou le temps pour dire les dits offices". Riglement sur !es co11stumes et cérémonies des Capucins..., 53. 105 "Il superiore gli faccia dare del bianco con la cola fatta di ritagli di pelle". Bartolomeo da Bologna, Modo d'incaminare i novizi, in Ifrati cappuccini I, n. 1404, p. 1425. 106 "Hinc tota in loco superioris assignando deformitas hactenus orta est, quod in quibusdam Provinciis nullus ante sedilia sit ligneorum reclinatoriorum usus, in aliis vero ac plurimis eorum consuetudo a principio viguerit, ac vigeat; ex quo illae in dextro angulo Chori velut commodiori, hae vero in medio, superiori locum assignant". [Zaccaria Boverio da Saluzzo], De sacn's ritibus, 90. 10 7 "Antiquissimus omnium fere aliorum Ordinum usus, ac ipsa ratio id procul dubio postulant, Reclinatoria lignea nullo artificio elaborata, sed simplicia ex ligno lemgato fabrefacta ante sedilia habeantur, quae in media parte chori unius sedilis spacio interiecto sint dissecta". Ivi, 90. 108 "Matutinum semper hora duodecima pulsetur in nocte, et ideo sic componatur horologium ut per quadrantem fratres excitentur ante mediam noctem... unus frater laicus, vel alius, deputetur qui semper circa horam septimam eat cubitum, et curam habeat horologii ut infallibiliter ad horam praedictam praefixe pulset matutinum, aut vigilet ad mediam noctem". Ippolito da Bergamo, Caerimoniae et observantiae, f. 38v.

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