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388 SERVUS GIEBEN rintocchi al 'Sanctus' e altri tre all'elevazione dell'ostia e del vino consacrati 54 . Nelle Fiandre, dove non si conoscevano i tintinnaboli, i frati si lamentavano del grosso campanello comunemente usato, che difficilmente si poteva suonare sommessa– mente. Col suo suono violento "penetrava fino al cervello del sacerdote" 55 , cosa insopportabile e per di piu sconveniente nella celebrazione di tanto mistero. Perciò bisognava abolire tali campanelli e sostituirli con esemplari piu piccoli 56 . il grande rispetto per l'Eucarestia si manifestava anche nella cura della lampada sempre accesa per il Santissimo. Essa veniva nutrita con il migliore olio d'oliva e il suo stoppino doveva essere fatto con la bambagia piu morbida per garantire una luce piu chiara e duratura 57 . Era smoccolata cinque volte al giorno, "cioè la sera dopo l'Ave Maria, innanzi mattutino, a prima, dopo sesta, a vespero" 58 . Presso tutti gli altari maggiori si trovava, dal lato del vangelo, una cassetta congegnata in modo che, dopo la messa, si poteva mandarla sotto lo sgabello. Serviva per l'espettoraz/one5 9 • Anche altrove nel convento e nel coro dei frati vi erano simili dispositivi60, 54 "All'una e all'altra levazione, tanti botti si daranno quando il campanino fosse di quei piccolini [cioè 3-2-3 tocchetti]; che quando fosse di quei grandicelli, allora basteria di dare tre botti solo al dire del Sanctus, e altri tre botti soli alla levazione dell'ostia e altri tre alla levazione del calice; e cosi saranno nove botti in tutto, per li nove cori degli angeli coi quali abbiamo da lodare Dio". Bartolomeo da Bologna, Modo d'incaminare i novizi, in Ifrati cappuccini!, n. 1361, p. 1407. 55 "Cum strepitu tanto, ut assuetum est, quod sacerdotes ictus illos sufferre non possunt, eo quod sonus ille penetret usque ad cerebrum sacerdotum, quod importunum valde et inconveniens videtur in tanto mysterio". Ippolito da Bergamo, Caeremoniae et observantiae, f.35v. 56 "Et quia campanulae illae, quibus utimur in altari ad officium, sunt nimis magnae et quae difficulter suavi sono aptari possent, propterea omnes auferantur et parvulae ad hoc propriae et quae magis apparuerint convenire inveniantur; et lignum seu corium iis adaptetur in modum manipuli, quo manibus apprehendi et pulsati possint". Ivi, f. 36r. 57 "Lampas ante Eucharistiae Sacramentum perpetuo die noctuque ardeat, oleumque olivarum pro lampadibus optimum adhibeatur. Eliychnia ex bombice tenuiori et optimo componatur, ut clarius diutiusque lampades eluceant''. [Zaccaria Boverio da Saluzzo], De sacris ritibus iuxta romanam regulam usui Fratmm Minomm S. Francisci qui vulgo Capuccini nunctpantur accommodatis, Napoli 1626, 28. 5 8 Bartolomeo da Bologna, Modo d'incaminare i noviZJ: in Ifrati cappuccini!, n. 1446, p. 1440. 59 "Appresso a tutti i nostri altari maggiori dalla banda dell'Evangelio vi sia una casetta da sputarvi dentro, congegnata in modo che, doppo le messe, si possa mandare sotto lo sgabello". Ivi, n. 1396, p. 1423. 60 "Le casette poi da sputare si tengano sempre all'ordine, purgandole ogni otto giorni e mettendole al sole nei tempi umidi, e siano piene di segarina ben asciuta o di calcina o di bianco che non sia putrido e marcio; perci6 si rinnovino due volte l'anno". Ivi, n. 1403, p. 1425.

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