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LA DEVOZIONE AL SANGUE DI CRISTO DI SILVESTRO DA ROSSANO 323 1584, e cosi controllare il potere dei vescovi diocesani e raggiungere una piu ef– ficace centralizzazione inquisitoriale 21 • Il secondo personaggio nominato nel documento è pure ben noto. Si tratta del famoso p. Antonio Posi da Montalcino, dei Conventuali (t 1580), che partecipò al concilio di Trento, fu reggente allo Studio generale dell'Ordine a Padova e verso il 1562 al convento romano dei XII Apostoli e lettore di teolo– gia alla Sapienza e all'Università di Roma, e noto per aver pubblicato a Roma nel 1569, durante il pontificato di Pio V e con l'aiuto del cappuccino Girolamo da Pistoia, teologo del papa, il primo tomo delle Sentenze di S. Bonaventura. Egli venne creato segretario della commissione istituita per i libri proibiti 22 • In tale qualità firma la proscrizione del volumetto di Silvestro da Rossano, riba– dendo che non si deve piu né vendere né stampare (Ita est). E neanche diffon– derlo con discorsi, ossia con la predicazionee, divulgandone le riflessioni pie, i commenti pietosi, le eccitazioni spirituali e devote e le preghiere affettive (com– motiones) in esso contenute (eiusdem)23. Il decreto poi interviene a limitare e regolarizzare le libertà prese dalla con– fraternita nelle sue pratiche di pietà e nella sua espressione e fisionomia esterio– re, sia nel nome che nell'abito. Queste realtà sembravano agli inquisitori un evi– dente superamento delle regole stabilite dal concilio tridentino e dai criteri di ortodossia per i libri. Sorge, però, un altro problema, dopo una lettura attenta del documento. Dove si dice: in cuius domo habita fuit congregatio, cioè che la commissione inquisi– toriale si è radunata nella casa del card. Sirleto, credo che si tratti non di una sua casa nella città di Firenze, ma del suo palazzo cardinalizio romano. É quindi piu verosimile che il decreto sia stato redatto a Roma nel giorno indicato, ossia il 13 21 Cf. A. Rotondò, Nuovi documenti per la storia dell"'Indice dei libti proibiti" (1572-1638), in PJnascimento 3 (1963) 145-211; G. Fragnito, La Bibbia al rogo. La censura ecclesiastica e i volgariz– zamenti della Scrittura (1471-1605), Bologna 1997; e, piu in breve, id., La censura libraria tra Con– gregazione dell'Indice, Congregazione dell'Inquisizione eMaestro del Sacro Palazzo (1571-1596), in La censura libraria nell'Europa del secolo XVI. Convegno Internazionale di Studi, Cividale del Friuli, 9 / 1O novembre 1995. A cura di Ugo Rozzo. (Libri e Biblioteche, 5). Udine 1997, 163-175. 22 Sul Posi cf. Amedeo Teetaert, Posius, Antoine, in Dict. ThéoL Cath. XII, Paris 1935, 2634s; esatta descrizione bibliografica del volume di s. Bonaventura da lui pubblicato, in Andreina Brignoli, P. Girolamo da Pistoia, O.F.M.Cap. (f 1570). Saggio bio-bibliogrtifìco, in ColL Frane. 35 (1965) 404. 23 Anche in questo punto la lettura del documento non era chiara per me. I puntini ag– giunti dopo vulgati sermone, mi avvisa p. Carlini che sono stati da lui posti per una parola illeg– gibile (da lui interpretata come plus oppure amplius). Egli mi ha anche spiegato il senso della parola commotiones, per cui lo ringrazio.
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