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LA DEVOZIONE AL SANGUE DI CRISTO DI SILVESTRO DA ROSSANO 371 l'essere suo spirituale è piu propinqua alle cose invisibili d'Iddio, che non sono tutte le altre materiali creature. Secondo, dice che per li segni esteriori fatti con devotione et per la voce che pronuncia le sante divine parole, si muove la mente dell'huomo con uno facilissimo modo, secondo l'affettione, et conseguentemente l'apprensione ver– so d'Iddio. Terzo, dice il medesimo santo che la santa oratione vocale è per rendere il debito al nostro Iddio, acciò l'huomo con l'intentione ratta, orando vocalmente, serva al suo Signore et sodisfaccia ai difetti con l'oratione mentale a quelli della mente, con [112] l'oratione vocale ai difetti della lingua, poiché con gli umi et con gli altri ha offeso Iddio et il suo prossimo. Quarto, dice il medesimo Angelico Dottore, che I' oratione vocale è per una redundantia della interna devotione della anima al corpo, che l'eccita et fa adoperare in quell'atto pio, devoto et santo della oratione vocale, o veramente diciamo che si come la interna devotione eccita il corpo all'atto pio di essa ora– tione vocale, cosi la devotione esterna eccita et muove essa anima alla devotio– ne interna. Quinto, dice il medesimo santo Thomaso, che molti per la devota oratione vocale continuamente fatta et con devotione et riverentia pronunciata, sono fatti santi et amici d'Iddio. Altri per il contrario con iscusa d'attendere alle opere pie, [113] alli santi studii et alle contemplationi mentali, hanno lasciato la divina oratio– ne vocale et di quella se ne sono dimenticati, et perché hanno lasciato la vocale, hanno perso la mentale, et perciò sono davanti allo reprobo senso 42 • Adunque, conchiude questo santo d'Iddio che se l'huomo fa l'opere pie, non deve lasciare perciò l'oratione vocale. Se l'huomo studia, non deve lasciare l'oratione vocale. Se l'huomo ha da contemplare, né anco deve lasciare l'oratione vocale, ma quella gli debba essere come una debita dispositione di elevare la mente in Dio. Avvertendo in questo luogo che molti, per lasciare la devota oratione vo– cale, con dire che appartiene a persone simplici et idiote et a feminuccie, di dire le corone, li Pater nostri et i rosari, sono diventati sensuali, ingrati, et molti here– tici, perché l'oratio-[114]ne vocale l'ha insegnata Christo, l'hanno scritta gli 42 Cf. Rm 1, 28.
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