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358 COSTANZO CARGNONI rimedio, accioché noi non fossimo privati della bella visione de Iddio, et reintrare alla destra strada di andare al destro luogo della patria celeste ser– rando il sinistro inferno. Et però, Padre clemente, ti prego per la effusione di questo sangue sparso la nona volta per noi, che ne vogli liberare dalla eterna morte, et conservare tutte quelle persone, quali sono nello stato spirituale, come religiosi, sacerdoti, cherici et altre persone dell'uno et l'altro sesso, che senza fallacia, inganno et peccato, fac– ciano il tuo santo [75] servitio, et pervenghino alla gloria del tuo felice et opulente Regno per godere et fruire quella per sempre. Pater noster, Ave Maria. MODO DI CONTEMPLARE PER LA DECIMA EFFUSIONE O addolorato Signor mio Giesu Christo, causa di ogni nostra salute, ti adoro, laudo, ringratio et benedico per il grande et acerbo dolore che patisti, quando la decima volta volesti spargere il tuo sacratissimo sangue dal santo tuo piede sinistro, et questa fu l'ultima piaga che patisti per noi, essendo vivo; et tutto ciò facesti, Signor mio, per pagar il debito per noi, et per liberarci dalla morte eterna et temporale, nella quale (D ii) [76) eravamo incorsi per havere il nostro primo padre Adamo contravenuto al primo precetto; né poteva l'huomo da sè vivificarsi, né ricuperare la vita perduta; et però, Signore, volesti tu ciò pa– tire per distruggere la morte et illuminar la vita. Et perciò, Padre eterno, ti preghiamo per la virtu di tale spargimento di sangue per noi sparso la decima volta, et in virtu di quello, che ci vogli concede– re gratia che sempre sia serrato l'inferno per noi, et vogli anco conservare in la tua santa gratia tutti quelli che sono al stato temporale, acciò ti possiamo sem– pre laudare et benedire et servare la santa legge tua, con la quale perveniamo alla vita eterna. Pater noster. Ave Maria. [77] MODO DI CONTEMPLARE PER LA UNDECIMA VOLTA Spasimato e morto amantissimo Signor Giesu Christo, arra, caparra et pe– gno di eterna gloria, ti adoro, laudo, ringratio et benedico questa undecima volta in su la croce steso et conficcato et morto, havendo prima dette quelle sette parole, quali furono sette fiamme del fuoco della tua gran charità per in– fiammare i nostri aggiacciati cuori a far tutto quello che hai prima fatto tu, Si– gnor mio dolcissimo, per nostro esempio, lasciando tutto a noi per testamento nuovo et legge di charità et amore. Onde foro adempiute tutte le profetie et purgati tutti li peccati et errori, (D iij) [78] commessi per il primo nostro padre

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