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318 COSTANZO CARGNONI scoli riportino sempre nel titolo la parola "modo": Modo di contemplare... Modo come la persona spirituale che ora... Breve modo difare orazione ecc. Era un "modo" che probabilmente risultava originale, nuovo, e impressionava la gente per la sua praticità ed insieme profonda spiritualità, che univa insieme l'aspetto contem– plativo e meditativo dell'orazione interiore personale con quello attivo, condivi– so, comunitario, recitativo, esteriore della preghiera vocale, ben inculturata nella realtà della gente e delle classi sociali. Non sappiamo dove nel 1571 abbia predicato la quaresima. Ma siamo certi che nel 1572 tenne il corso quaresimale a Firenze. Poi lo troviamo a Venezia per la predicazione di Avvento e probabilmente fino a Settuagesima. In questo tempo fondò la confraternita del Sangue di Cristo e pubblicò un'operetta per insegnare il "modo" di questa devozione, datata al 15 gennaio 1573. Poi proba– bilmente venne a predicare la quaresima a Fermo, dove pure si adoperò per eri– gere la sua "Confraternita del Preziosissimo Sangue", approvata il 3 aprile da Felice Peretti, il futuro Sisto V, allora vescovo di Fermo 8 • Il 27 marzo dello stesso anno, venerdi dell'ottava di Pasqua, il cappuccino calabrese ritornò a Fi– renze per inaugurare ufficialmente la confraternita ivi pure introdotta, e anche qui fece stampare, fuori dubbio a spese della "Compagnia", lo stesso libretto edito a Venezia. Nel 1574 il padre svolse la sua predicazione quaresimale a Ve– nezia, come egli stesso riferisce al cardinal protettore in una lettera da Fermo, 25 maggio 1574: Non mancai, secondo l'ordine datomi da V.S. illustrissima et reverendissima, de andare a predicare la quaresima passata in Venegia et me offersi liberamente a quelli signori clarissimi, i quali volseno che predicassi in due chese. Et con gratia del Signore sempre feci due prediche il di. Et puoi mi fecero predicare in San Marco il di de le Palme, inanzi a tutta la Signoria. Per gratia del nostro Signore re– storono molto sodisfatti et con grande obligo verso V.S. illustrissima et reveren– dissima... 9. In quella circostanza fece pubblicare ancora a Venezia un'opera piu impe– gnativa, di oltre 360 pagine, nella quale proponeva una vera e propria metodo– logia di orazione, organizzata però popolarmente come preghiera del mattino e della sera, per ogni giorno della settimana, in adesione allo spirito del concilio tridentino e del Catechismo romano. Il volumetto, modesto, maneggevole e ta- 8 Cf. C. Urbanelli, Storia dei cappuccini delle Marche I/2: Vicende del primo cinquantennio, 1535-1585, Ancona 1978, 532s. 9 Cf. C. Urbanelli, Storia dei cappuccini delle Marche I/3: Documenti; 1517-1609, Ancona 1984,473,doc.489.

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