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338 COSTANZO CARGNONI gue [12] dona l'efficacia alli sette sacramenti della Chiesa, nelli quali riceviamo la di– vina grati.a, et ultimamente habbiamo in tal vivo et vero sangue l'arra et pegno della salute eterna, sempre che no~ cooperando alla divina clementi.a della Divina Maestà di Dio, non manchiamo delle buone opere, le quali ci ha mostrato con dottrina et esempio nello spargere tanto sublime et divino sangue. Et certamente, carissimi, per esser noi con efficacia indutti alla ricorda– tione di tanto beneficio et divino misterio, dobbiamo havere di quello conti– nua et frequente memoria, come di cosa principale, nella quale speriamo con– seguire la nostra salute, poiché ci fortifica contra gli nimici, et ci anima ad ogni buona opera christiana, acciò siamo buoni imitatori di Christo Giesu Salvator nostro et delli santi suoi, i quali han caminato per questa strada, et per esser piu fideli (13] et ubidienti alla santa Romana Chiesa, si ancora in questi calamitosi tempi, acciò per mezo della rinovata divotione et memoria di questo preci.oso sangue, possiamo placare la ira di Dio, la quale giusta– mente egli opera per cagione de' nostri peccati, acciò placato, si degni liberar– ci dalle crudeli furie de gli infideli, et dalla nefanda vita et falsa dottrina delli heretici, onde possiamo far con pace et quiete christiana il suo santo servirlo. Da qui sono stato spinto ad eccitarvi alla divotione di questo divino miste– ro, diviso in sei annotationi. Nella prima, si narrano le volte che simplicemente sparse il sangue. Nella seconda, s'insegnano li misteri.i che si hanno a contemplare. Nella terza, si dimostrano gli atti contemplativi del sangue. Nella quarta, si manifesta il modo che si ha da tenere a dire la devotione. Nella quinta si tratta del modo di orate. Nella sesta si dichiarano le letanie. [14] Il quale ordine notifichiamo nel seguente trattato con le sue significa– tioni, rimettendoci però al piu savio et migliore giudicio delli superiori retti ministri della santa Romana Chiesa, la quale sia sempre nel vero et vivo aumento christiano. [15] DELL'ORDINE CHE SI HA DA TENERE IN TAL DIVOTIONE Noi consideraremo dodici volte il sangue preci.oso di Christo Giesu, et per cia– scheduna volta, fatta la contemplatione et meditatione, diremo divotamente un Pater et una Ave Maria, faremo la preghiera, overo oratione alla divina Maestà, secondo che ci ditterà lo Spirito Santo et ci tirerà la divotione et ci astringerà la necessità;

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